Alcune delegazioni europee, tra cui le delegazioni dei Paesi Baltici e della Polonia, guidata dal ministro Radoslaw Sikorski, hanno lasciato la sala del vertice ministeriale dell'Osce non appena il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha preso parola. Rimangono in sala invece la maggioranza delle delle delegazioni tra cui quella americana guidata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
"Non mi sederò a nessun tavolo con Lavrov né intendo ascoltarlo. I russi inquinano tutte le organizzazioni internazionali di cui fanno parte con le loro bugie, ed io non intendo ascoltarle", ha detto Sikorski entrando al vertice, che si tiene a Ta'Qali, vicino a La Valletta.
Lavrov è arrivato tra gli ultimi, in ritardo sull'orario d'inizio previsto del vertice. Entrando nella sala congressi Lavrov non ha risposto alle domande dei cronisti
Il ministro degli esteri russo ha mantenuto una bilaterale di circa 20 minuti con il suo collega ungherese, Péter Szijjártó, a margine dei lavori del vertice. Lo confermano all'ANSA fonti diplomatiche. Lavrov e Szijjártó sono arrivati quasi simultaneamente all'evento, per ultimi con oltre 20 minuti di ritardo sull'inizio del vertice.
Lavrov: 'Washington vuole controllare l'Ue e l'Osce'"L'Osce esiste solo con la regola del consenso e oggi questo consenso non c'è più. Oggi l'Osce è vittima della politica di Washington che ne vuole prendere il controllo. A Washington ormai soggiogare la Nato non basta più, ormai vuole controllare l'Ue e l'Osce, vuole estendere il suo controllo sul pacifico, sul golfo di Taiwan e sulla penisola di Corea".
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov parlando al vertice ministeriale dell'Osce in corso a Malta. "In questo contesto si continuano sentire menzogne, dall'inizio della guerra in Ucraina sino ad oggi come quando a Bucha i cadaveri vennero posizionati a favore delle telecamere della Bbc, l'Ucraina ha mentito e continua a mentire sulle reale andamento della guerra", ha aggiunto Lavrov.
Lavrov ha affermato che gli Usa hanno stracciato tutti gli accordi nel campo del controllo delle armi firmati negli anni '80 con lo scopo di "fare tornare la Nato sulla scena politica".
"Dopo la vergogna dell'Afghanistan - ha aggiunto - c'era bisogno di un nuovo nemico unificante e i il risultato è la reincarnazione della Guerra Fredda, soltanto con un rischio molto più alto che passi ad una fase calda". Il ministro degli esteri russo ha affermato inoltre che "per coloro che si sono proclamati Stati in prima linea contro la 'minaccia' russa', l'ideale di sicurezza sono confini avvolti nei fili spinati, trincee anti-tank e mettersi in fila per avere il diritto di accogliere truppe straniere, preferibilmente americane, sul loro territorio".
Blinken: 'da Lavrov uno tsunami di disinformazione'"Siamo stati colpiti da uno tsunami di disinformazione da parte di Sergei Lavrov, ma non lasciamo che le sue parole ci ingannino: qui non si parla di sicurezza della Russia ma del progetto imperiale della Russia che mira a cancellare l'Ucraina dalle cartine geografiche".
Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando al vertice ministeriale dell'Osce in corso a Malta. "Nel 2014 Putin disse che il popolo della Crimea e il popolo ucraino erano parte del popolo russo. Nel 2021 in un articolo accademico Putin sottolineò che l'Ucraina è uno stato artificiale e che un giorno dovrà essere riunito alla madre Russia. Questo è quello che pensa la Russia, è con questo che dobbiamo confrontarci", ha aggiunto Bliken.
Per l'Ucraina è 'un criminale di guerra'Il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha ha accusato il capo della diplomazia russa di essere "un criminale di guerra" mentre entrambi partecipavano alla ministeriale Osce di Malta.
"L'Ucraina continua a lottare per il suo diritto di esistere. E il criminale di guerra russo a questo tavolo deve sapere che l'Ucraina conquisterà questo diritto e la giustizia prevarrà", ha detto Sybiha.
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