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Damasco in mano ai ribelli: 'Il futuro è nostro'. Caccia agli uomini del regime, anche nell'ambasciata italiana

Tajani: 'Non toccati ambasciatore e personale nella sede diplomatica'. Festeggiamenti in strada, liberati dal carcere i prigionieri 'ingiustamente detenuti'

Redazione Ansa

Cremlino: 'Assad è a Mosca, concesso l'asilo'

 Il deposto presidente siriano Bashar al Assad è arrivato a Mosca con i familiari e la Russia ha concesso loro asilo. Lo scrive la Tass che cita una fonte del Cremlino. 

Biden: 'Finalmente Assad è caduto"

 "Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un'opportunità storica per il popolo siriano. Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca. 



Ong, oltre 900 morti dall'inizio dell'offensiva dei ribelli

L'Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che ci sono stati 910 morti, tra cui 138 civili, dall'inizio dell'offensiva degli insorti filo-turchi lanciata il 27 novembre e culminata oggi con la presa di Damasco e la fuga di Bashar al-Assad dalla Siria.

Biden convoca team per la sicurezza nazionale sulla Siria

Joe Biden avrà un incontro a breve con il suo team per la sicurezza nazionale per fare il punto sulla situazione in Siria. Lo riferisce la Casa Bianca.

Nunzio apostolico, ribelli hanno incontrato i vescovi

"La strada è tutta in salita, chi ha promesso che tutti saranno rispettati, che si farà una nuova Siria. I ribelli hanno incontrato i vescovi ad Aleppo assicurando che rispetteranno le varie confessioni religiose e i cristiani, speriamo che mantengano questa promessa e che si vada verso una riconciliazione e che la Siria possa trovare anche un po' di prosperità". Lo dice a Vatican News, il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco che aggiunge: "L'augurio è che anche la comunità internazionale risponda, magari abolendo le sanzioni, perché sono un peso che grava molto soprattutto sulla povera gente. Voglio sperare che poco a poco vengano eliminate le sanzioni".

 

Media, 'il premier al-Jalali mantiene il suo incarico'

Il premier siriano, Muhammad al-Jalali, mantiene per ora il suo incarico alla guida del governo a Damasco. Lo riferiscono media siriani e fonti delle fazioni armate che hanno per ora il controllo della capitale, smentendo le notizie di aver messo Jalali in stato di fermo. "Il premier si appresta a mantenere il suo incarico e a proseguire il suo mandato al servizio del paese", affermano le fonti.

Kiev: 'I dittatori che scommettono su Putin sono destinati a cadere'

"I dittatori che si appoggiano e scommettono su Vladimir Putin sono destinati a cadere", come dimostra la caduta di Bashar al Assad in Siria: lo ha dichiarato il ministero degli Esteri dell'Ucraina. 

"Assad è caduto. Così è come è sempre stato e sempre sarà per i dittatori che scommettono su Putin, Lui tradisce sempre quelli che fanno conto su di lui", ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiga sui social media, ribadendo il suo "sostengo al popolo siriano". 

Ribelli, 'leader Jolani arriva a Damasco, bacia la terra'

I ribelli guidati dalla milizia islamica Hts hanno annunciato l'arrivo del loro capo, Abu Mohammed al-Jolani (vero nome Ahmed al-Sharaa) a Damasco, diverse ore dopo la presa della capitale siriana. Il leader Ahmed al-Sharaa "si è prostrato e ha baciato la terra" al suo arrivo a Damasco, ha annunciato il canale Telegram della coalizione ribelle, che mostra una foto di al-Jolani inginocchiato su un prato. 

Il capo dei ribelli alla tv siriana: 'Il futuro è nostro'

Non c'è spazio per tornare indietro, "il futuro è nostro". Lo ha detto il leader di Hayat Tahrir al-Sham, Abu Mohammed al-Jolani, alla Tv di stato siriana, come riferisce la Bbc. 

L'Ue: 'La fine di Assad è uno sviluppo positivo e atteso da tempo'

"La fine della dittatura di Assad è uno sviluppo positivo e atteso da tempo. Dimostra anche la debolezza dei sostenitori di Assad, Russia e Iran. La nostra priorità è garantire la sicurezza nella regione. Lavorerò con tutti i partner costruttivi, in Siria e nella regione". Lo scrive su X l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas.

Netanyahu: 'La caduta di Assad il risultato dei colpi a Iran e Hezbollah'

"È un giorno storico per il Medio Oriente: il regime di Assad è un anello centrale della catena del male di Iran, questo regime è caduto. Questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inflitto all'Iran e a Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Assad. Questo ha creato una reazione a catena in tutto il Medio Oriente di tutti coloro che vogliono liberarsi da oppressione e tirannia". Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in visita questa mattina al Monte Bental nel Golan, da dove si vede la Siria. "Questo crea nuove opportunità, molto importanti per Israele, ma non privo di rischi", ha aggiunto. 

I ribelli: '13 ore di coprifuoco a Damasco'

 I ribelli siriani hanno dichiarato un coprifuoco di 13 ore nella capitale Damasco. Lo riporta la Cnn citando una dichiarazione su Telegram del loro Comando per le operazioni militari. 

Tajani: 'In Siria la transizione sia politica e non militare'

In Siria "noi auspichiamo un passaggio di consegne tra il regime che e' caduto e la nuova realta' che sia pacifico. Che ci sia una transizione politica e non militare. Mi pare che in questo momento le cose vadano in questa direzione. E' importante che rimanga l'unita' politica della Siria". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sulla situazione "continua il confronto costante con i nostri alleati del G7 e non e' escluso che ci possa essere un documento dell'Ue, un documento a 27, nelle prossime ore", ha aggiunto. 

Eventuale esfiltrazione dalla Siria, allertate le forze speciali

Le forze speciali e gli assetti strategici della Difesa sono in allerta per un'eventuale operazione di esfiltrazione del personale italiano rimanente nel paese. Lo si apprende da fonti del ministero della Difesa, interpellate dall'ANSA. 

"Abbiamo dato la nostra disponibilità per qualunque tipo di evenienza e per adesso, come tutte le altre nazioni, non solo europee e internazionali, stiamo valutando ogni possibile linea d'azione per garantire la sicurezza del personale italiano e la loro eventuale esfiltrazione, qualora la situazione dovesse degenerare ulteriormente e diventare oltremodo pericolosa e caotica", dichiara all'ANSA il ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale insieme al Capo di Stato Maggiore della Difesa e al comandante operativo di vertice interforze, in coordinamento con la Farnesina e Palazzo Chigi sta costantemente monitorando la situazione in Siria.

"Stiamo seguendo da giorni con la massima attenzione la situazione in Siria. La sicurezza dei nostri connazionali è una priorità assoluta. Il ministro Tajani si è occupato, nei giorni scorsi, del rientro degli italiani che erano ancora presenti in Siria", ha aggiunto Crosetto.

Un salone del palazzo di Assad a Damasco dato alle fiamme

Un salone di ricevimento del palazzo presidenziale di Bashar Al Assad a Damasco è stato dato alle fiamme, hanno constatato fonti giornalistiche Afp sul posto.

Tajani: 'Per ora non ci sono altri italiani che vogliono andarsene'

"15 nostri connazionali hanno passato la frontiera con il Libano e si trovano adesso a Beirut in alcuni conventi. Ieri ne erano arrivati altri in Giordania". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una conferenza stampa all'Unità di crisi sulla situazione in Siria, aggiungendo che "non ci sono altri cittadini italiani che chiedono di lasciare il Paese. Il consiglio che ha datto l'ambasciata è di rimanere a casa".

Per quanto riguarda gli italiani di Aleppo, "in questo momento sono tranquilli perché la situazione è stabile. Tra quelli che sono Damasco coloro che volevano lasciare la città lo hanno fatto, chi voleva rimanere è rimasto", ha spiegato Tajani. Aggiungendo che "naturalmente siamo pronti a fare tutto cioò che serve".

Mosca: 'Basi russe in Siria in allerta ma non in pericolo'

"Le basi militari russe in Siria sono in massima allerta ma al momento non vi è alcun pericolo serio per la loro incolumità". Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca. 

Mosca conferma, 'Assad ha lasciato la Siria'

Il ministero degli Esteri russo ha confermato che Bashar al Assad ha lasciato la Siria dopo essersi dimesso da presidente. 

"A seguito dei negoziati tra Assad e alcuni partecipanti al conflitto armato sul territorio della Siria, Assad ha deciso di lasciare la carica presidenziale e ha lasciato il Paese, dando istruzioni per effettuare pacificamente il trasferimento del potere", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. "La Russia non ha partecipato a questi negoziati", si sottolinea nella nota. 

Media siriani: 'Raid israeliani su una base aerea vicino Damasco'

I media siriani riferiscono di attacchi aerei israeliani nelle zone di Daraa e Suwayda, nel sud della Siria, non lontano dal confine, e sulla base aerea di Mezzeh, vicino a Damasco. Gli attacchi hanno preso di mira i depositi di munizioni e armi della base aerea di Khalkhalah a Suwayda, diversi siti nel governatorato di Daraa e la base aerea di Mezzeh. Per il momento l'Idf non ha commentato. 

Migliaia di siriani in Libano verso i valichi di confine

Migliaia di siriani, molti da più di 10 anni profughi nel vicino Libano, si stanno dirigendo stamani ai valichi frontalieri con la Siria dopo il dissolvimento del sistema di potere incarnato dalla famiglia Assad al potere da 54 anni. Lo riferiscono i media libanesi che citano come le autorità di Beirut stiano ora facilitando l'esodo in massa di profughi siriani a lungo considerati in Libano come un peso insostenibile per la società e l'economia del Paese. 

Tass: 'Molti Paesi negano l'asilo ad Assad, forse va in Africa'

Bashar al Assad avrebbe chiesto asilo a diversi Paesi, che glielo avrebbero negato, e potrebbe essere diretto verso qualche Paese in Africa, secondo quanto detto alla Tass da un membro del "Comitato politico dell'opposizione siriana". 

Tajani: 'Non toccati ambasciatore e personale della sede a Damasco'

"Stamattina un gruppo armato è entrato nel giardino della sede della residenza dell'ambasciatore. Hanno portato via solo 3 automobili e tutto è finito lì. Non sono stati toccati né l'ambasciatore né i carabinieri". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti dopo che i ribelli siriani sono entrati nella sede diplomatica italiana in cerca di uomini del regime. Tajani ha aggiunto che sulla vicenda, "fin dalle prime ore sono in contatto con il ministro Crosetto e con il presidente del Consiglio". 

I ribelli cercano uomini del regime nelle ambasciate, anche italiana

Un gruppo di miliziani fra quelli presenti da ieri notte a Damasco è entrato nella residenza dell'ambasciatore d'Italia dove ha effettuato una sorta di perlustrazione. Lo rende noto la Farnesina sottolineando che l'ambasciatore e il resto del personale italiano sono in un altro luogo sicuro.

La Farnesina sta gestendo la situazione con contatti con i paesi alleati per garantire la sicurezza del personale e la protezione delle sue sedi diplomatiche. I miliziani starebbero effettuando perquisizioni anche nelle ambasciate e negli uffici delle Ong internazionali presumibilmente per verificare la presenza di dirigenti del regime in fuga.

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SIRIA: FORZE RIBELLI CONQUISTANO DAMASCO. ASSAD FUGGITO

 

Turchia: 'Il governo siriano è caduto, contatti coi ribelli'

"Il governo siriano è collassato" e il controllo del Paese "è passato di mano". Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, spiegando che Ankara "è in contatto" con i ribelli per garantire "la sicurezza" all'interno della Siria.

Iran, 'destino della Siria deve essere deciso dal suo popolo'

"Il destino della Siria dovrebbe essere determinato dal popolo di questo Paese", ha dichiarato domenica un membro del Consiglio per il Discernimento ed ex comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Mohsan Rezaei. "L'intervento e l'abuso di attori stranieri, tra cui gli Stati Uniti e Israele, non avranno altro risultato se non quello che è successo in Libia, Afghanistan e Iraq in precedenza", ha aggiunto in un post sul suo account X domenica, dopo la caduta del regime siriano di Bashar Al Assad. 

Ladri nelle case e spari in aria, gli abitanti a Damasco hanno paura

"Abbiamo paura, per ora rimaniamo chiusi in casa": è una delle numerose testimonianze raccolte in queste ore dall'ANSA da abitanti di Damasco che seguono con entusiasmo e al tempo stesso con preoccupazione gli sviluppi seguiti al dissolvimento questa notte del sistema di controllo e repressione incarnato dalla famiglia Assad, al potere da 54 anni.

"Con l'apertura delle prigioni sono usciti non solo dissidenti e oppositori politici, ma anche tanti ladri e criminali", afferma Rawda, che riferisce di furti e saccheggi nelle case. Altre testimonianze riferiscono di continui boati di raffiche di fucili automatici. La tv di Stato siriana, il cui controllo è passato stamani in mano agli insorti, ora trasmette un annuncio: "Invitiamo tutti i siriani a proteggere le proprietà pubbliche e private", proprio in riferimento al diffondersi di atti di criminalità, vandalismo e saccheggi.

Media: 'i voli all'aeroporto di Damasco fermi fino al 18 dicembre'

I voli da e per l'aeroporto internazionale di Damasco sono stati sospesi almeno fino al 18 dicembre, secondo quanto affermano media siriani. La radio Sham Fm, citata da altri media, afferma che l'aeroporto, con l'arrivo dei ribelli, è stato evacuato. "Per ora non ci sono voli. Siamo in attesa di ulteriori informazioni dalla nostra compagnia sulla ripresa dei voli", ha detto un portavoce, citato dai media. 

Agenzia russa: 'Saccheggi di massa a Damasco'

L'agenzia russa Ria Novosti riferisce, citando "testimoni oculari", che "saccheggi di massa" sono in corso a Damasco nei quartieri dove sono situate le sedi governative. 

Media: 'mistero sull'aereo con Assad, è sparito dai radar'

L'aereo, su cui sarebbe partito Bashar al Assad "da Damasco è scomparso improvvisamente dai radar dopo qualche minuto di volo, dopo una virata di 180 gradi verso la costa". Lo riportano i media israeliani, citando Reuters che parla di "mistero". "Ci sono alte probabilità che sia morto nell'incidente aereo", sottolineano fonti siriane alla Reuters, secondo quanto riportano i media.

Cnn: 'I ribelli interrogano militari e servizi cercando Assad'

Una "ricerca attiva" del dittatore Bashar Al Assad è in corso in Siria da parte dei ribelli, che cercano di ottenere informazioni da ufficiali militari e membri dei servizi segreti che possano saperne qualcosa. Lo scrive la Cnn, che cita fonti informate e vicine ai movimenti dei ribelli siriani. 

I ribelli controllano Tv, aeroporto e palazzo di Assad

I ribelli che sono entrati a Damasco hanno preso il controllo dei centri del potere della capitale siriana. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate di sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione, al momento sono in mano ai ribelli il palazzo Presidenziale nel quartiere di Malki, la sede della Tv di Stato, l'aeroporto internazionale e il carcere di Sednaya.

I ribelli controllano anche le principali strade a Damasco e in diverse zone della città i cittadini sono scesi in strada per applaudire i ribelli e per intonate slogan contro Bashar Al Assad. 

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SIRIA: FORZE RIBELLI CONQUISTANO DAMASCO. ASSAD FUGGITO

 

Media, assaltata l'ambasciata iraniana a Damasco

L'ambasciata iraniana a Damasco è stata attaccata da un gruppo di uomini armati, ha riferito l'IRNA, dopo che le immagini dell'attacco sono state diffuse dalla TV. La Tv di Stato iraniana ha trasmesso un video della rete Al-Arabiya che mostra diversi uomini armati che attaccano l'ambasciata iraniana,
saccheggiandola e danneggiando parti dell'edificio.

Il personale diplomatico ha evacuato l'ambasciata prima che la sede diplomatica venisse attaccata dai ribelli siriani, secondo quanto dicono i media ufficiali iraniani.

'Assad sarebbe in una base russa in Siria, verso Mosca'

Il presidente siriano, Bashar Al Assad, si troverebbe in una base russa in territorio siriano. Secondo qualificate fonti di sicurezza che seguono l'evolversi della situazione, Assad avrebbe lasciato Damasco a bordo di un Ilyushin-76 per raggiungere la base, dalla quale poi probabilmente rifugiarsi a Mosca. 

La Tv di Stato siriana: 'Caduto un regime criminale, vittoria della rivoluzione'

La Tv di Stato siriana ha mandato in onda un messaggio in cui si proclama la "vittoria" dell'insurrezione e la caduta del "regime criminale" di Bashar Al Assad dopo la caduta di Damasco. "Vittoria della grande rivoluzione siriana e caduta del criminale regime di Assad", si legge in un messaggio scritto mandato in onda su uno sfondo rosso. In un video mandato in onda si vede una persona che legge un proclama dalla "Sala operativa della conquista di Damasco".

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SIRIA: FORZE RIBELLI CONQUISTANO DAMASCO. ASSAD FUGGITO

 

In un video dei ribelli 'l'arresto del premier siriano al-Jalali'

Un video postato dai ribelli siriani mostra quello che viene descritto come l'arresto del primo ministro siriano Assad al-Jalali, proprio mentre si stava recando a un incontro con la loro leadership in un hotel di Damasco. Il leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, aveva dichiarato che il premier al-Jalali sarebbe rimasto in carica per garantire la transizione dei poteri in Siria. Lo stesso premier ha espresso il desiderio di libere elezioni da tenersi nel Paese. 

Media: 'Assad ieri sera nella base russa di Hmeimim, in Siria

Secondo un funzionario israeliano citato da Walla, Bashar al Assad è volato ieri sera da Damasco alla base aerea russa di Hmeimim, nel governatorato di Latakia in Siria, con l'intenzione di proseguire per Mosca. Un funzionario statunitense ha affermato che gli Stati Uniti hanno visto Assad lasciare la capitale: "Crediamo che stesse pianificando di scappare in Russia". Tuttavia, al momento non ci sono indicazioni che Assad abbia lasciato la Siria. 

Tajani, nuova riunione dell'Unità di crisi sulla Siria

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha convocato per stamattina una nuova riunione all'Unità di crisi della Farnesina sulla situazione in Siria. "L'ingresso di miliziani a Damasco a la dissoluzione del regime di Bashar Al Assad comportano la necessità di una reazione immediata, innanzitutto per la protezione degli italiani ancora nel Paese". spiega una nota della Farnesina, sottolineando che il ministro avrà contatti con leader politici di governi amici dell'Italia e "verificherà piani di azione già programmati con altre amministrazioni dello Stato italiano".

"Seguo con preoccupata attenzione l'evoluzione della situazione in Siria, in contatto costante con la nostra ambasciata a Damasco e con palazzo Chigi", sottolinea Tajani in un post su X.

Media: 'Idf attacca laboratori di armi chimiche a Damasco'

Channel 12 ha riferito che l'Idf ha attaccato i laboratori per la produzione di armi chimiche nell'area di Damasco per paura che cadano nelle mani dei ribelli.

L'Idf dopo 50 anni sulla Linea Alpha tra Siria e Israele

L'esercito israeliano rende noto di essere entrato nella zona cuscinetto del Golan, carri armati e forze di fanteria sono sulla Linea Alpha, al confine tra Siria e Israele, all'interno della zona smilitarizzata, per impedire ai ribelli siriani di entrare: è la prima volta da quando è stato firmato l'Accordo di disimpegno del 1974, che pose fine alla guerra dello Yom Kippur.

"L'Idf ha schierato truppe nella zona cuscinetto e in una serie di aree che è necessario difendere, al fine di garantire la sicurezza delle comunità sulle alture del Golan e dei cittadini di Israele", afferma l'esercito in una dichiarazione.

Trump: 'Assad è fuggito perché Mosca l'ha abbandonato'

Secondo il presidente eletto americano, Donald Trump, il presidente siriano Bashar Al Assad "è fuggito" dalla Siria perché ha perso il sostegno del suo protettore russo. "Assad non è più lì. E' fuggito dal suo Paese. Il suo protettore, la Russia, la Russia, la Russia, diretta da Vladimir Putin, non intende più proteggerlo", ha scritto il tycoon, che si trova a Parigi, sul suo social Truth. Secondo Trump, Mosca "ha perso ogni interesse per la Siria a causa dell'Ucraina, dove quasi 600.000 soldati russi sono feriti o morti in una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare e che potrebbe durare in eterno". 

Premier Siria, 'ora si tengano libere elezioni'

Il primo ministro siriano, Ghazi al-Jalali, al quale le milizie ribelli vincitrici hanno riconosciuto un ruolo di garanzia fino al ricambio ufficiale del potere, ha detto in un'intervista con l'emittente Al Arabiya che la Siria dovrebbe ora tenere "libere elezioni affinché il popolo possa scegliere chi debba guidarli". Al-Jalali aveva già detto di avere contattato il comandante dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, con il quale ha detto di essersi accordato sulla transizione. (ANSA).

Comandante delle milizie curde, 'storica caduta di un dittatore'

Il comandante in capo delle Forze democratiche siriane, una coalizione dominata dai miliziani curdi, ha salutato il momento "storico" della caduta del presidente Bashar al-Assad dopo un regime durato quasi un quarto di secolo seguito ai 30 anni del regime del padre Hafez.

"Stiamo vivendo momenti storici in Siria mentre assistiamo alla caduta del regime dittatoriale di Damasco", ha annunciato in una nota il comandante Mazloum Abdi. "Questo cambiamento è un'opportunità per costruire una nuova Siria basata sulla democrazia e sulla giustizia, che garantisca i diritti di tutti i siriani", ha aggiunto.

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Celebrations in Homs after the capture of Damascus and the overthrow of al-Assad

 

Media mostrano folle festanti e caroselli notturni a Damasco

La tv siriana, ma anche Bbc, Cnn e altri media mostrano lunghi filmati della folla festante in piena notte a Damasco dopo la caduta del regime di Bashar al Assad dichiarata dai ribelli a guida jihadista che hanno occupato la capitale siriana.

La Cnn mostra caroselli di moto e motorini i cui occupanti sventolano bandiere siriane, mentre da alcune zone del centro di Damasco, come nella piazza degli Omayyadi, nelle immagini della Bbc, dietro ai canti e alle urla della folla si sentono anche degli spari in aria, malgrado il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) - la milizia che ha guidato la guerra-lampo al regime di Assad -, Abu Mohammed al-Jolani (vero nome Ahmed al-Sharaa) avesse detto che "è vietato sparare in aria". 

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Celebrations in Homs after the capture of Damascus and the overthrow of al-Assad

 

A Damasco la folla calpesta la statua del padre di Assad

La folla festante a Damasco, dopo la conquista da parte dei ribelli sunniti e la dichiarazione della fine della "tirannia" di Bashar Al Assad, ha calpestato la statua abbattuta del padre di Bashar, Hafez Al Assad, che ha governato con il pugno di ferro per quasi 30 anni fino al 2000. Lo riportano fonti giornalistiche sul posto, mentre la Tv di Afp trasmette le immagini.

Appello dei ribelli, 'salvaguardare i beni dello stato libero'

I ribelli sunniti siriani che hanno conquistato Damasco hanno fatto appello a "salvaguardare i beni dello Stato siriano 'libero'".

I ribelli: 'Rilasciati i prigionieri ingiustamente detenuti da Assad'

I ribelli siriani hanno annunciato di aver rilasciato tutti coloro che sono stati "ingiustamente detenuti" sotto il presidente Bashar al-Assad. In precedenza i ribelli avevano reso noto di aver fatto irruzione nel famigerato carcere militare di Damasco, annunciando su Telegram la "fine dell'era della tirannia nella prigione di Sednaya". 

I ribelli annunciano caduta del 'tiranno' Assad sulla tv pubblica

I ribelli hanno annunciato la caduta del "tiranno" Bashar al-Assad sugli schermi della televisione pubblica siriana. In precedenza i gruppi armati islamici avevano preso il controllo dell'emittente radiotelevisiva statale a Damasco.

Siria: i residenti di Damasco festeggiano la caduta del governo

Gli abitanti di Damasco hanno festeggiato nelle notte nelle strade della capitale la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad.

Il leader ai ribelli, non toccate le istituzioni pubbliche a Damasco

Il leader della coalizione ribelle ha invitato i suoi combattenti a non avvicinarsi alle istituzioni pubbliche di Damasco. "A tutte le forze militari nella città di Damasco, è severamente vietato avvicinarsi alle istituzioni pubbliche, che rimarranno sotto la supervisione dell'ex primo ministro fino a quando non saranno ufficialmente consegnate", ha scritto su X il leader del gruppo ribelle siriano Hayat Tahrir al-Sham, Abu Mohammed al-Jolani,  usando il suo vero nome - Ahmed al-Sharaa - invece del suo pseudonimo.  "È vietato sparare in aria", ha aggiunto.

Siria: ribelli, 'al premier controllo istituzioni pubbliche'

Il comandante dei ribelli ha annunciato che le istituzioni pubbliche siriane resteranno sotto il controllo del primo ministro fino al "passaggio ufficiale delle consegne". 

I ribelli: 'E'iniziata una nuova era'

I gruppi ribelli a guida islamica hanno annunciato l'inizio di una "nuova era" in Siria dopo 50 anni di governo del partito Baath.

I ribelli: 'Il tiranno Assad è fuggito'

I gruppi ribelli hanno annunciato la "fuga" del "tiranno" Bashar al-Assad, riferendosi al presidente della Siria. (ANSA-AFP).

Ong: 'Il presidente Assad ha lasciato il Paese'

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha annunciato che il presidente della Siria, Bashar al-Assad, ha lasciato il Paese. (ANSA-AFP).

"Assad ha lasciato la Siria attraverso l'aeroporto di Damasco, prima del ritiro dei membri delle forze armate e di sicurezza" dal sito, ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahmane.

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