Il team speciale della procura di Seul al lavoro per far luce sui fatti del 3 dicembre ha disposto il divieto di viaggio per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, indagato per insurrezione e abuso di potere dopo il maldestro tentativo di imporre la legge marziale, dichiarata e cancellata dopo appena sei ore per la bocciatura da parte del Parlamento. Lo riferisce la Yonhap.
Oh Dong-woon, procuratore capo dell'Ufficio investigativo sulla corruzione per gli alti funzionari (Cio), ha detto di aver ordinato la richiesta del divieto di viaggio a carico di Yoon nel corso di un'audizione parlamentare dopo l'avvio delle indagini per insurrezione e abuso d'ufficio a carico del presidente.
L'Ufficio è uno dei vari organi in Corea del Sud, tra pubblici ministeri e polizia, che stanno indagando sulle circostanze della dichiarazione di legge marziale di Yoon. La stessa polizia ha riferito che stava valutando l'ipotesi di imporre un divieto di viaggio all'estero al presidente.
Anche il ministero della Giustizia sudcoreano,dopo la Procura, ha dichiarato di aver imposto un divieto di viaggio al presidente Yoon. Durante un'udienza parlamentare, Bae Sang-up, un commissario dei Servizi per l'immigrazione presso il ministero della Giustizia, ha risposto "sì, è vero", alla domanda se a Yoon fosse stato vietato di lasciare il Paese.
A dispetto delle indagini per insurrezione e abuso d'ufficio annunciate dall'Alta procura di Seul e delle crescenti indiscrezioni su un suo possibile arresto, Yoon resta però iol comandante in capo dell'Esercito ed ha in mano il controllo delle forze militari del Paese. "Legalmente, il loro controllo spetta al comandante in capo", ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Jeon Ha-kyou, in un briefing quando gli è stato chiesto se un sospettato in un caso di insurrezione può avere tali poteri.
L'opposizione attacca il partito al governo: 'Un secondo colpo di Stato'
L'opposizione sudcoreana ha accusato il partito al potere, il People Power Party del presidente Yoon Suk-yeol, di aver organizzato un "secondo colpo di stato" aggrappandosi al potere e rifiutandosi di mettere sotto accusa Yoon per la legge marziale dichiarata il 3 dicembre e ritirata per il voto contrario del Parlamento.
"Non importa come cerchino di giustificarlo, l'essenza rimane invariata: questo è un atto illegale e incostituzionale di una seconda insurrezione e un secondo colpo di stato", detto il leader parlamentare del partito Democratico Park Chan-dae, sull'accordo che ha messo Yoon sotto tutela di premier e partito al potere a fronte della bocciatura della mozione di impeachment.
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