Mondo

La Turchia: 'Pronti a dare aiuti militari al nuovo governo in Siria'

Al Jolani: 'I curdi saranno parte integrante dello Stato'

Al Jolani

Redazione Ansa

La Turchia è pronta a fornire aiuti militari alle nuove autorità siriane. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Ankara, Yasar Guler, citato dai media turchi. Guler ha affermato che al nuovo governo, guidato dai ribelli islamisti che hanno rovesciato il presidente siriano Bashar al-Assad una settimana fa, dovrebbe essere data una possibilità e che la Turchia è "pronta a fornire il supporto necessario se la nuova amministrazione lo richiede".

Il leader jihadista siriano Ahmad Sharaa (noto come Abu Muhammad al-Jolani) intanto ha rassicurato la comunità internazionale sulla sorte dei curdi nel Paese, affermando che essi faranno parte a pieno titolo dello Stato.

"I curdi fanno parte della patria e, come noi, sono stati oppressi dal precedente regime. Con la caduta del regime, questa oppressione sarà eliminata... Se Allah vuole, i curdi saranno parte integrante dello Stato. Tutti riceveranno i loro diritti secondo la legge", ha detto Sharaa, come riporta il canale israeliano Abu Ali Express. 


   

Gli alunni tornano a scuola a Damasco 7 giorni dopo la caduta di Assad

Decine di alunni in uniforme sono tornati a scuola a Damasco questa mattina per la prima volta dalla caduta del governo di Bashar al-Assad una settimana fa. Nelle strade della capitale siriana, dove l'8 dicembre è entrata la coalizione di fazioni ribelli guidata dal gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (Hts), l'atmosfera di festa e l'euforia hanno lasciato il posto alla calma della vita quotidiana.

"La scuola ci ha (...) chiesto di mandare gli alunni della scuola secondaria a lezione. I più piccoli ricominceranno tra due giorni", ha dichiarato all'Afp Raghida Ghosn, 56enne madre di tre figli. Secondo un dipendente di una scuola statale, il tasso di frequenza domenica "non ha superato il 30%", ma "le cifre dovrebbero aumentare gradualmente". Anche le università hanno riaperto, ma questa mattina era presente solo poco personale amministrativo.

"La maggior parte degli studenti proviene da altre province e ci vorrà un po' di tempo perché tutto torni alla normalità", ha detto uno di loro. La vita è tornata alla normalità anche nei negozi e nelle aziende e i residenti si sono recati in ufficio fin dalle prime ore del mattino. Sui marciapiedi si sono visti venditori ambulanti che offrivano taniche di benzina ai residenti. A Damasco, come in tutta la Siria, le ripetute interruzioni di corrente sono all'ordine del giorno. Alcuni quartieri rimangono elettricità fino a ,20 ore al giorno .

Leggi l'articolo completo su ANSA.it