La Procura del dipartimento di Tarija, nel sud della Bolivia, ha accusato l'ex presidente Evo Morales e Idelsa Pozo Saavedra, la madre della presunta vittima, per il reato di tratta aggravata di esseri umani, e ha emesso mandato di arresto contro i due, dopo che non si sono presentati a rendere la propria testimonianza nei termini stabiliti dalla legge. Morales è accusato di aver avuto una relazione con una quindicenne insieme alla quale avrebbe anche concepito un figlio nel 2016.
La procuratrice Sandra Gutiérrez ha confermato l'accusa davanti al Tribunale cautelare della Corte Dipartimentale di Giustizia: "oggi è stata presentata l'accusa formale per il reato di tratta di esseri umani ed è stato emesso un mandato d'arresto nei confronti di queste due persone perché non hanno ottemperato alla legge, non presentandosi in aula", ha dichiarato Gutiérrez.
Secondo la procuratrice, la decisione è stata presa in conformità con il codice di procedura penale boliviano. L'indagine contro l'ex presidente e la madre della vittima era iniziata il 26 settembre scorso. Gutiérrez ha poi aggiunto di non avere reso pubblico prima il mandato d'arresto contro Evo Morales e Idelsa Pozo "perché i rapporti presentati dalla Polizia, attraverso le sue diverse unità, indicavano che c'erano minacce di diverso tipo. Non volevo esserne complice, poiché rispettiamo la vita e questo lo stabilisce la Costituzione boliviana".
Morales, da parte sua, ha respinto le accuse della Procura, sostenendo che sono frutto di una persecuzione politica che ha come obiettivo consegnarlo "come trofeo di guerra al governo degli Stati Uniti" e impedirgli di candidarsi per un nuovo mandato.
In una pubblicazione su X a poche ore dagli ultimi sviluppi della vicenda giudiziaria, Morales afferma di essere vittima "come tanti altri presidenti di sinistra in America Latina" di una offensiva politica con mezzi giudiziari.
"Vengono inventati crimini contro di me, non vengono rispettati i principi costituzionali di presunzione di innocenza e del giusto processo, mi condannano e fucilano giuridicamente, politicamente e mediaticamente", ha scritto, commentando l'inchiesta in cui è accusato di aver avuto una relazione sentimentale con un'adolescente da cui sarebbe anche nata una bambina. "Non hanno prove, solo slogan e un odio sfrenato", ha aggiunto, accusando il governo del suo ex delfino e oggi nemico, Luis Arce, di volerlo uccidere.