Mondo

Putin: 'La caduta di Assad non è una sconfitta per la Russia'

'Non sappiamo se le nostre basi resteranno in Siria, non ho ancora visto Assad ma lo farò'

Putin, 'la caduta di Assad non è una sconfitta per la Russia'

Redazione Ansa

Vladimir Putin ha dichiarato che la caduta di Bashar al-Assad, alleato stretto della Russia in Siria, non rappresenta una sconfitta per Mosca. Durante la sua conferenza stampa annuale, il presidente russo ha sottolineato che l'obiettivo principale dell'intervento militare russo in Siria, iniziato nel 2015, era quello di prevenire la formazione di una "enclave terroristica" simile a quella in Afghanistan.

"Si cerca di dipingere ciò che è accaduto in Siria come una sconfitta per la Russia. Vi assicuro che non è così", ha affermato Putin. Ha inoltre dichiarato: "Siamo intervenuti in Siria dieci anni fa per evitare che un focolaio terroristico emergesse in quel paese. Nel complesso, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo". 

Putin che ha detto di non avere ancora incontrato l'ex presidente siriano Assad, rifugiatosi a Mosca, aggiungendo però che "lo farà", ha spiegato di non sapere ancora se la Russia manterrà le sue basi militari in Siria, perché ciò dipenderà dai rapporti con le nuove autorità. "Non lo so - ha risposto Putin a una domanda in proposito - Dobbiamo pensarci, perché dobbiamo vedere come si svilupperanno le nostre relazioni con quelle forze politiche che ora controllano e controlleranno la situazione in questo Paese in futuro. I nostri interessi devono coincidere".

Putin ha aggiunto che Mosca mantiene i rapporti "con tutti i gruppi che controllano la situazione lì e con tutti i Paesi della regione". "La stragrande maggioranza di loro - ha aggiunto - ci dice che sarebbero interessati a che le nostre basi militari rimangano in Siria". Il presidente russo ha detto che Mosca ha proposto per ora di utilizzare la base aerea di Khmeimim per convogliare aiuti umanitari alla Siria "e questo è stato accettato". Lo stesso, ha aggiunto, potrebbe essere fatto con la base navale di Tartus.

Il presidente russo ha poi riferito che la Russia sta evacuando circa 4.000 combattenti iraniani dalla Siria "su loro richiesta", sottolineando che "la Russia spera ci saranno pace e tranquillità in Siria, e mantiene rapporti con tutte le parti" avendo "in linea di massima raggiunto i suoi obiettivi in Siria".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it