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(ANSA) - ROMA, 19 DIC - I ripetuti attacchi militari di
Israele contro i civili palestinesi negli ultimi 14 mesi, lo
smantellamento del sistema sanitario e di altre infrastrutture
essenziali, il soffocante assedio e la negazione sistematica
dell'assistenza umanitaria, stanno distruggendo la vita a Gaza.
È quanto emerge dal nuovo rapporto internazionale di Medici
Senza Frontiere (Msf) intitolato 'Gaza è una trappola mortale'.
"Le persone a Gaza lottano per la sopravvivenza in condizioni
apocalittiche, ma nessun luogo è sicuro, nessuno è risparmiato e
non c'è via d'uscita da questa enclave distrutta. La recente
offensiva militare nel nord della Striscia è un chiaro esempio
della guerra brutale che le forze israeliane stanno conducendo a
Gaza e stiamo assistendo a chiare evidenze di pulizia etnica dal
momento che i palestinesi vengono sfollati con la forza, messi
in trappola e bombardati", dichiara Christopher Lockyear,
segretario generale di Msf che ha visitato Gaza all'inizio di
quest'anno. "Tutto quello che le nostre équipe mediche hanno
visto sul campo durante questo conflitto è coerente con le
descrizioni fornite da un numero crescente di esperti legali e
organizzazioni secondo cui a Gaza è in corso un genocidio. Pur
non avendo l'autorità legale per stabilire l'intenzionalità, le
evidenze della pulizia etnica e la devastazione in corso - tra
cui uccisioni di massa, gravi lesioni fisiche e mentali,
sfollamento forzato e condizioni di vita impossibili per i
palestinesi sotto assedio e sotto i bombardamenti - sono
innegabili".
In risposta ai terribili attacchi condotti da Hamas e da
altri gruppi armati in Israele il 7 ottobre 2023 - in cui sono
state uccise 1.200 persone e 251 sono state prese in ostaggio -
le forze israeliane stanno schiacciando l'intera popolazione di
Gaza. Secondo il ministero della Sanità, la guerra totale di
Israele contro Gaza ha ucciso più di 45.000 persone, tra cui 8
membri dello staff di Msf. Il numero di morti legati alla guerra
è probabilmente molto più alto a causa dell'impatto del collasso
del sistema sanitario, delle epidemie e dell'accesso fortemente
limitato a cibo, acqua e rifugi.
All'inizio di quest'anno le Nazioni Unite hanno stimato che
più di 10.000 corpi sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie.
Le forze israeliane hanno impedito l'ingresso nella Striscia di
beni essenziali come cibo, acqua e forniture mediche, oltre a
bloccare, negare e ritardare l'assistenza umanitaria, come
documentato nel rapporto di Msf. Circa 1,9 milioni di persone -
il 90% dell'intera popolazione della Striscia - sono state
sfollate con la forza, e molte sono state costrette a spostarsi
più volte, si legge nel rapporto. (ANSA).
Rapporto Msf, 'Gaza è una trappola mortale'
Con i raid continui e blocco aiuti, Israele distrugge la vita