Un primo fendente al volto, teso a uccidere, che l'ha colpita da un orecchio alla carotide, poi tante altre coltellate, decine, da cui la ragazza ha cercato di difendersi. Così, secondo una prima ricostruzione, Martina Voce, 21enne fiorentina che vive a Oslo, è stata aggredita venerdì dall'ex fidanzato, un informatico 20enne di origini indiane che lavora in uno studio legale, che non si rassegnava alla fine della loro relazione.
La ragazza è ricoverata in ospedale in condizioni gravi ed è in coma farmacologico: "È ancora a rischio vita ma sono molto fiduciosi", ha dichiarato il padre della ragazza, in un messaggio all'ANSA.
Martina, studentessa e store manager di Smak aV Italia, negozio di eccellenze italiane nella capitale norvegese, venerdì era al lavoro quando il suo ex è entrato nel locale e, senza dire una parola, è andato verso di lei e l'ha accoltellata, forse usando un coltello da cucina. Alcuni colleghi hanno cercato di fermarlo. Nella colluttazione anche l'aggressore sarebbe rimasto ferito e poi ricoverato. E' stato arrestato per tentato omicidio.
I due sarebbero stati insieme per circa due anni, poi a settembre Martina ha deciso di interrompere la loro relazione. Lui ha così iniziato a tempestarla di chiamate e messaggi, fino all'accoltellamento di venerdì.
Martina Voce è stata difesa e salvata da due colleghi, uno dei quali ha accoltellato l'aggressore. L'ex fidanzato è attualmente anche lui è in coma farmacologico e non ha dunque potuto rispondere alle domande degli inquirenti, secondo quanto riportato dal quotidiano norvegese VG. Uno dei due colleghi della ragazza è stato arrestato ma poi rilasciato, avendo agito in una situazione d'emergenza, ha scritto la polizia in un comunicato stampa.
Molti erano presenti all'aggressione e hanno visto quanto accaduto. "Ho visto qualcuno che stava prestando il primo soccorso alla vittima, c'era molto sangue e la polizia è arrivata molto velocemente poco dopo" ha dichiarato un testimone.
"Siamo tutti molto sconvolti" ha dichiarato l'amministratore delegato della catena di negozi Smak av Italia, dove lavorava la vittima. "Dobbiamo ringraziare due dipendenti dei nostri negozi, un norvegese e un italiano. Senza di loro, forse non sarebbe più in vita" ha dichiarato Comelli, intervistato dall'ANSA che ha sottolineato il coraggio dei dipendenti che sono riusciti a neutralizzare l'aggressore.
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