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Divi in fuga, slittano le nomination degli Oscar

Billy Crystal e Paris Hilton tra le star che hanno perso la casa

Redazione Ansa

     L'inferno di Los Angeles incombe sulla stagione degli Oscar: slittano nomination e cerimonie mentre le star, come i comuni losangelini, lasciano le loro case, alcune ville di vip finiscono in fumo, lo storico Sunset Boulevard è in rovina e le fiamme arrivano a lambire l'iconica scritta 'Hollywood'.

   Tra i 2.000 edifici finora ridotti a un cumulo di macerie ci sono residenze multimilionarie di divi: Adam Brody della nuova serie "Nobody Wants This", la cantante di "This is Us" Mandy Moore, Eugene Levy di "Schitt's Creek", e anche Paris Hilton e Billy Crystal sono tra le celebrità che hanno visto distrutte le loro abitazioni.

     "Ci vivevo da 46 anni", ha detto Crystal "col cuore spezzato". Mark Hamill, il Luke Skywalker di "Guerre Stellari", è scappato "all'ultimo momento" con la moglie e il cane Trixie per rifugiarsi a casa della figlia Chelsea. La devastazione ha spinto la star di "Hacks" Jean Smart, che domenica ha vinto un Golden Globe, a chiedere alle tv di rinunciare alle dirette dei premi (quella della Screen Actors Guild è il 23 febbraio su Netflix) e di donare invece i dollari che avrebbero guadagnato alle vittime degli incendi e ai pompieri impegnati a debellarli.

    Con "Grey's Anatomy" e il "Jimmy Kimmel Live", "Hacks" è uno degli show le cui riprese sono state bloccate a causa dei roghi che hanno costretto anche gli studi Universal a chiudere il parco a tema. La campagna per i premi di Hollywood è entrata nel vivo, ma gli incendi hanno fermato conferenze stampa (per "Emilia Perez", uno dei frontrunner) e proiezioni tra cui la prima di "The Last Showgirl" con Pamela Anderson e quella di "Vermiglio", il film di Maura Delpero candidato dall'Italia.

     La serata degli Oscar è in programma il 2 marzo dal Dolby Theater (oggi fuori pericolo dopo la minaccia del Sunset Fire) e sulla Abc. A causa degli incendi l'Academy of Motion Picture ha deciso di prorogare le votazioni per le candidature, cominciate ieri e che si chiuderanno martedì 14 gennaio anziché domenica 12, per dare più tempo ai molti giurati che vivono a Los Angeles e in questi giorni hanno altro a cui pensare. Sono slittati così gli annunci delle nomination, da venerdì 17 gennaio a domenica 19. Rinviati anche i Critics Choice Awards: il gala, che avrebbe dovuto tenersi domenica al Barker Hangar vicino alla devastazione di Pacific Palisades, è stato posticipato al 26 gennaio. 
   

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