(ANSA) - ISLAMABAD, 11 GEN - A Islamabad, capitale del
Pakistan, si è aperto il summit globale dei Paesi a maggioranza
musulmana sull'educazione delle ragazze nel mondo islamico: un
evento che vanta la partecipazione della Nobel per la Pace
Malala Yousafzai, ma che è stato snobbato dai Talebani, che in
Afghanistan - unico Paese al mondo - hanno proibito la scuola
alle donne e che hanno declinato la loro partecipazione.
Furono proprio i talebani pachistani a tentare di uccidere
nel 2012 l'allora 15enne attivista pachistana per i diritti
delle ragazze Malala, che fu salvata da un proiettile in testa
in Gran Bretagna, fu insignita due anni dopo del Nobel, che da
allora vive in esilio ed è divenuta la testimone della lotta per
il diritto delle donne all'istruzione.
"Il mondo musulmano, compreso il Pakistan, deve affrontare
sfide significative per garantire un accesso equo all'istruzione
per le ragazze", ha dichiarato il Primo Ministro Shehbaz Sharif
all'apertura del vertice, sostenuto dalla Lega Musulmana
Mondiale. "Negare l'istruzione alle ragazze equivale a negare la
loro voce e la loro scelta, privandole del diritto a un futuro
luminoso".
Il ministro dell'Istruzione pachistano, Khalid Maqbool
Siddiqui, ha dichiarato all'Afp che il governo "aveva esteso
l'invito all'Afghanistan, ma nessuno del governo afghano
(talebano) è presente alla conferenza".
"Sono davvero onorata, sopraffatta e felice di essere tornata
in Pakistan", ha dichiarato all'Afp Malala, oggi 27enne, al suo
arrivo a Islamabad insieme ai suoi genitori. Venerdì scorso
aveva scritto sui social media che avrebbe parlato del "perché i
leader devono ritenere i Talebani responsabili dei loro crimini
contro le donne e le ragazze afghane". (ANSA).
Pakistan, summit su scuola femminile con Malala, senza Talebani
Riuniti Paesi islamici a Islamabad. Nobel Pace 2014 'emozionata'