Gli Stati Uniti e i suoi alleati sono più forti dei loro avversari, la Cina in particolare, grazie al lavoro dell'amministrazione Biden sul palcoscenico globale. Nel suo ultimo discorso di politica estera, ad una settimana dall'insediamento di Donald Trump, il presidente americano ripercorre questi quattro anni e manda un messaggio al suo successore: "Non abbandonare l'Ucraina".
"Stiamo vincendo la sfida globale. Ora siamo più forti economicamente, militarmente e dal punto di vista diplomatico", ha esordito il commander-in-chief nel suo intervento al dipartimento di Stato accolto dall'applauso del segretario Antony Blinken e di tutti i funzionari e dipendenti presenti.
Biden rivendica che grazie alle sue politiche l'America è tornata leader nel mondo e si è imposta soprattutto su un avversario, Pechino. "La Cina non ci ha sorpassato, nonostante le previsioni, e non sorpasserà mai l'economia degli Stati Uniti", ha sottolineato precisando tuttavia di aver voluto mantenere un dialogo equilibrato con il leader cinese Xi Jinping.
Anche su Afghanistan - "la guerra doveva finire, sarò il primo presidente in decenni a non lasciare la guerra in Afghanistan al suo successore" - e Medio Oriente il presidente ha voluto sottolineare i successi della sua amministrazione: l'indebolimento dell'Iran, la caduta di Hezbollah e del regime di Bashar al Assad in Siria. E nonostante il ruolo dell'America nella guerra di Israele contro Gaza è probabilmente uno dei fattori che sono costati la sconfitta alla candidata democratica Kamala Harris, Biden spera di lasciare la Casa Bianca con un accordo concluso. "Siamo sul punto di vedere finalmente realizzata una proposta che avevo presentato dettagliatamente diversi mesi fa", ha dichiarato.
Il commender-in-chief ha, inoltre lanciato due messaggi a Trump che tra una settimana prenderà il suo posto nello Studio Ovale. Il primo sulla Nato: "ventitre alleati pagano la giusta quota" per le spese della Difesa", contrariamente a quanto sostenga il tycoon. Il secondo sull'Ucraina, a tre anni dall'invasione da parte della Russia. "Putin ha fallito tutti i suoi obiettivi strategici. L'Ucraina è ancora un Paese libero e indipendente", ha sottolineato, esortando la nuova amministrazione e i suoi alleati a "non abbandonare" Kiev.