Mondo

Nell'Ue resiste l'idea di Kallas sugli aiuti a Kiev in base al pil

"Sappiamo che ci sono preoccupazioni, ne stiamo discutendo"

Nell'Ue resiste l'idea di Kallas sugli aiuti a Kiev in base al pil
Kaja Kallas

Redazione Ansa

       L'idea dell'Alta rappresentante Kaja Kallas di ripartire gli aiuti militari Ue all'Ucraina in base al reddito nazionale lordo (Gni) dei Paesi al momento "resiste". "Questa è la nostra proposta", è importante che l'aiuto "tenga conto dell'Economia di ogni Paese. Allo stesso tempo sappiamo anche che ci sono preoccupazioni a questo riguardo, ecco perché stiamo discutendo con gli stati membri a questo riguardo",  ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa.

 

     Al summit Ue ieri a Bruxelles non è emerso supporto alla proposta della politica estone sia rispetto al piano per 40 miliardi di aiuti militari a Kiev (si parla invece di 5 miliardi di munizioni) con la ripartizione in base al Gni particolarmente divisiva. Più in generale del piano Kallas "ne stiamo discutendo - ha detto Hipper -. È nostra responsabilità garantire che l'Ucraina sia in una posizione di forza. Quindi questo è il motivo per cui dobbiamo intensificare urgentemente tutte le misure".

      "L'anno scorso, abbiamo fornito più di 20,5 miliardi di supporto militare all'Ucraina. E dobbiamo fare molto di più alla luce delle attuali sfide. Ed è proprio per questo e a tal fine, l'Alta rappresentate ha proposto di rafforzare il supporto militare, concentrandosi su tre esigenze principali. Innanzitutto, è importante ascoltare esattamente di cosa ha bisogno l'Ucraina, cosa ha chiesto e cosa ha. Ecco perché, l'attenzione è ora sull'immediato, sui 5 miliardi in euro, nel supporto alle munizioni. Si tratta di munizioni di artiglieria", ha spiegato la portavoce.

 

    "Il secondo punto riguarda anche i sistemi di difesa aerea, i missili, i droni e i jet da combattimento, e anche il supporto per la rigenerazione delle brigate. Quindi, la conclusione è che dobbiamo mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile. Ed è importante garantire di non cadere in nessuna delle trappole della Russia". .
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it