Un piano di lotta dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si prepara ad affrontare un totale di 20.000 casi di Ebola nell'ambito dell'attuale epidemia in Africa dell'ovest. La road map resa nota a Ginevra "riconosce che il numero complessivo di casi di Ebola potrebbe superare i 20.000 nel corso di questa emergenza". L'Oms ha fornito anche un nuovo bilancio ufficiale dell'epidemia: il numero totale di casi confermati e probabili in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone è salito a 3.069, con 1.552 decessi.
Il virus Ebola insomma continua a far paura. Si registra in Nigeria il primo decesso fuori da Lagos, nella città di Port-Harcourt nel sud-est del Paese. Lo hanno annunciato le autorità nigeriane. La vittima è un medico che ha contratto il virus.
Air France ha comunicato la "sospensione provvisoria" dei suoi voli su Freetown a partire da giovedì 28 agosto, causa la situazione legata all'epidemia. Air France ha deciso di attenersi alle raccomandazioni del governo di Parigi sospendendo i voli verso la capitale della Sierra Leone. "Analizzata la situazione e visto l'invito del governo francese - si legge in un comunicato - Air France conferma di mantenere il suo programma di voli da e verso la Guinea e la Nigeria".
Intanto un team di medici russi ha sviluppato un vaccino sperimentale contro il virus. Lo ha annunciato il ministro della salute russo, Veronika Skvortsova, citata da Ria Novosti. L'equipe, che comprende esperti dell'istituto Ivanov del ministero e uno specialista dell'agenzia statale per la tutela della salute, è appena tornata dalla Guinea. "Conosciamo l'agente patogeno e le sue caratteristiche, ed ora abbiamo un vaccino sperimentale che ha superato i test pre-clinici con successo", ha spiegato.
Per la prima volta dallo scoppio dell'epidemia in Africa occidentale, in Germania è arrivato un malato di Ebola che sarà curato in un ospedale specializzato di Amburgo. L'uomo, scrive la stampa locale, è un funzionario dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Stamani è atterrato ad Amburgo un volo speciale con il paziente, poi trasportato in ospedale con un'ambulanza attrezzata per malattie altamente infettive. Il trattamento medico del degente in Germania non costituisce alcun rischio per la popolazione, hanno assicurato le autorità sanitarie locali.
Soltanto paura per la ragazza italiana ricoverata a Istanbul, fermata al rientro dal Ciad: niente malaria e nemmeno il temuto virus Ebola. Negativi anche gli esami su un amico che si era fermato con lei. Stanno bene e sarà organizzato il loro rientro. I due ragazzi erano parte di una comitiva di ragazzi che aveva partecipato ad un viaggio di solitarietà nel paese africano durato circa tre settimane. Un tipo di esperienza organizzato da anni per numerosi giovani dal centro missionario modenese.
Nel volo di rientro la ragazza aveva accusato malesseri (come la febbre alta, che però aveva già al momento della partenza) e quindi era stata presa in carico dalle autorità sanitarie turche per un periodo di osservazione clinica, come previsto dai protocolli sanitari attivati negli scali internazionali per prevenire contagi e contaminazioni. Gli esami però hanno escluso sia Ebola, sia la malaria (altra patologia temuta all'inizio). L'ipotesi prevalente è che la ragazza sia stata colpita da una seria forma di gastroenterite di quelle tipiche che colpiscono i viaggiatori.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it