I genitori di Reeva Steenkamp (la modella sudafricana uccisa dal fidanzato Oscar Pistorius) hanno confermato in un comunicato di aver rifiutato 27.000 euro dall'atleta a titolo di risarcimento per l'omicidio, mentre hanno accettato da questo un pagamento mensile di circa 430 euro. Gli Steenkamp hanno aggiunto di voler restituire il denaro ricevuto e di non voler avviare una causa civile di risarcimento danni. I genitori della vittima hanno emesso il comunicato dopo che ieri il procuratore del processo, Gerrie Nel, aveva rivelato in aula che la coppia aveva rifiutato 375.000 rand (27.000 euro) da Pistorius, giudicandoli "soldi sporchi di sangue", ma aveva accettato da lui 6.000 rand (430 euro) mensili. L'avvocato degli Steenkamp, Petrus de Bruyn, nel comunicato ha spiegato che l'atleta ha versato alla coppia il contributo mensile da marzo 2013 a settembre 2014, poiché si trovavano in difficoltà finanziarie. La cosa era rimasta riservata su richiesta di Pistorius. I genitori di Reeva affermano di voler rimborsare queste somme appena possibile. Al di là di questo pagamento, i legali di Pistorius avevano proposto alla famiglia della vittima un risarcimento complessivo in denaro di 27.000 euro. "Quando i genitori hanno saputo di questa offerta - ha scritto il loro avvocato - l'hanno esaminata nel dettaglio e hanno deciso, per varie ragioni, che non volevano alcun versamento da Pistorius. E' anche per questo che ci hanno dato disposizione di non avviare alcuna causa civile".
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