(ANSA) - ROMA, 21 APR - Ammonta a più di un milione il numero
delle persone sfollate in Etiopia, nello Stato regionale del
Tigrè, dove i combattimenti continuano dopo l'offensiva militare
governativa cominciata lo scorso 4 novembre ed emerge "una
preoccupante fotografia di gravi e continue violazioni dei
diritti dei bambini". Lo riporta l'Unicef in un comunicato
odierno.
"I bambini nel Tigrè sono stati colpiti sia da Covid-19 sia
dal conflitto: 1,4 milioni sono fuori dalle scuole da più di un
anno - non un giorno di scuola in 13 mesi (da marzo 2020)", ha
denunciato James Elder, portavoce del Fondo dell'Onu per
l'infanzia. "La decisione sulla riapertura delle scuole dipende
tuttavia dalla sicurezza e dai lavori di risanamento. Il
ministero dell'Istruzione stima che fino al 25 per cento delle
scuole è stato danneggiato", ha aggiunto. La riapertura degli
istituti, inoltre, richiede una ricollocazione di centinaia di
migliaia di sfollati interni che attualmente sono rifugiati in
questi edifici.
Secondo una recente indagine dell'Unicef e dei suoi partner
in 13 città, più della metà dei pozzi d'acqua non sono
operativi, così come pure le strutture sanitarie, a causa di
saccheggi. Il sovraffollamento di siti poco salubri espone le
persone al contagio da Covid-19 e i bambini allo sfruttamento.
"Ho ricevuto personalmente notizie strazianti di bambini
stuprati o testimonianze di donne vittime di violenza sessuale",
ha detto Elder, che ha sottolineato l'arrivo dei combattimenti
in concomitanza con il raccolto, causando "un picco di
malnutrizione". L'appello di Unicef Etiopia per il Tigrè è di
47,6 milioni di dollari. Oltre la metà della cifra non è
finanziata, secondo la nota del portavoce. (ANSA).
Etiopia: Unicef, più di 1 milione di sfollati nel Tigrè
Ammontano a 1,4 milioni i bambini senza scuola da oltre un anno