Due sacerdoti rapiti sono stati liberati in Nigeria, tra cui un italiano. Aiuto alla Chiesa che Soffre dà notizia su Twitter della liberazione di padre Emmanuel Silas, della diocesi di Kafanchan, Kaduna, uno dei tre sacerdoti cattolici di cui si era appreso il sequestro negli ultimi giorni.
A proposito di padre Silas, in un tweet Aiuto alla Chiesa che soffre ringrazia "tutti per la vicinanza" e, aggiunge, "non smettiamo di sostenere con la preghiera i suoi confratelli ancora nelle mani dei rapitori!". Il sequestro e la liberazione di padre Brena, secondo la stampa locale, sono stati invece confermati ieri dalla vice ufficiale delle pubbliche relazioni del comando di polizia di stato di Edo, Jennifer Iwegbu, secondo cui tre dei sospetti rapitori sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Prima del rapimento di Brena, uomini armati avevano rapito altri due sacerdoti cattolici intorno alle comunità di Ehor e Iruekpen lungo l'autostrada Benin-Auchi. I sacerdoti rapiti che devono ancora riconquistare la libertà sono padre Udo Peter della chiesa cattolica di San Patrizio, Uromi, e padre Philemon Oboh del centro di ritiro di St. Joseph, Ugboha nell'area del governo locale del sud-est di Esan (LGA) dello stato. Per quanto riguarda il sequestro di Brena, la funzionaria di polizia ha spiegato che gli agenti assegnati alla divisione di Iguobazuwa sono stati avvisati dell'incidente domenica intorno alle 17:45 e hanno immediatamente seguito i sospetti rapitori fino al loro campo. La portavoce del comando ha detto che i sospetti hanno aperto il fuoco su di loro, dopodiché la polizia ha prontamente risposto. "La superiore potenza di fuoco degli agenti di polizia ha neutralizzato tre dei rapitori mentre il resto è fuggito nella foresta con vari gradi di ferite da arma da fuoco, abbandonando la loro vittima", ha detto. "La vittima è stata immediatamente portata d'urgenza all'Igbinedion Teaching Hospital, Okada, per cure mediche. Nel frattempo, è in corso un intenso pattugliamento della boscaglia con l'obiettivo di arrestare i sospetti rapitori ora in fuga".
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