Africa

Niger: gli Stati nigeriani del nord a frenano Tinubu

Senatori delle zone di confine temono per la sicurezza dell'area

Redazione Ansa

(ANSA) - ABUJA, 06 AGO - Sono soprattutto gli Stati del nord a frenare il presidente nigeriano Bola Tinubu neI perseguire la via di un intervento militare contro i golpisti nel confinante Niger. Lo riferisce oggi il sito Nigeria Newspapers Online dando conto della riunione a porte chiuse tenuta ieri dai senatori della Nigeria, Stato federale peso massimo dell'Ecowas con 215 milioni di abitanti, un esercito da 135 mila uomini (secondo il Global Fire Power index) e un confine di 1. 500 km con il Niger.
    Nel titolare "I senatori, in una seduta burrascosa, respingono l'invasione militare del Niger", il sito scrive che "molti senatori del Nord non erano a favore della richiesta, poiché sostenevano che ciò avrebbe compromesso la pace nella loro regione. Una fonte che era al corrente delle discussioni tra i senatori, che si sono incontrati a porte chiuse, ha detto che i legislatori di sette Stati del Nord, che condividono il confine con la Repubblica del Niger, ovvero Sokoto, Kebbi, Katsina, Zamfara, Jigawa, Yobe e Borno, hanno respinto con veemenza la mossa".
    Il sito Legit sostiene che "almeno il 90% del Senato nigeriano ha respinto la richiesta" di Tinubu "di invadere la Repubblica del Niger". La circostanza è rilevante in quanto la Costituzione della Nigeria impone che le forze di sicurezza non possano combattere all'estero senza la preventiva approvazione del Senato, tranne in casi di "rischio o pericolo imminente" per la sicurezza nazionale. (ANSA).
   

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