(ANSA) - IL CAIRO, 09 AGO - A Niamey, e nel resto del Niger,
a meno di due settimane dal golpe militare e dalle conseguenti
sanzioni imposte dall'Ecowas, c'è stato un aumento dei prezzi in
grado di degenerare in una "grave crisi alimentare" entro poche
settimane. Inoltre il taglio dell'energia dalla Nigeria, sta
creando blackout e un interruzione della catena del freddo
mettendo a rischio farmaci e vaccini. Lo sottolinea Morena
Zucchelli, capo missione in Niger di Coopi-Cooperazione
Internazionale, la ong umanitaria che continua a lavorare nel
Paese del Sahel impiegando 20 operatori internazionali e 350
locali. Tra i 20 espatriati di Coopi, si contano 15 italiani, di
cui 11 ancora in Niger per proseguire le attività.
"In Niger, già colpito da molteplici crisi, le conseguenze del
golpe potrebbero avere effetti devastanti sulla vita di milioni
di persone, specialmente di chi ha già bisogno di assistenza
umanitaria", ha premesso Zucchelli in uno scambio con l'ANSA,
riferendosi esplicitamente a "oltre 4,4 milioni tra sfollati,
rifugiati e abitanti locali". "Il primo impatto negativo si
riscontra nell'accesso al cibo: l'aumento dei prezzi degli
alimenti, soprattutto di quelli alla base dell'alimentazione dei
nigerini (riso, cipolle e patate) può portare in qualche
settimana ad una grave crisi alimentare", ha sostenuto la capo
missione dell'ong presente in Niger dal 2012, anno dal quale ha
realizzato 120 progetti, soprattutto di emergenza, nel campo
della salute, salute mentale, sicurezza alimentare, nutrizione,
protezione ed educazione.
"Si teme un impatto anche nel settore sanitario: la mancanza
di elettricità mette a repentaglio la catena del freddo e la
conservazione di farmaci e vaccini", ha avvertito Zucchelli, che
coordina di 17 progetti che raggiungono quasi 2 milioni di
persone. "A livello umanitario, la difficoltà nel reperire beni
come viveri e carburante sta provocando un rallentamento nelle
nostre attività sul terreno e un aumento dei nostri sforzi
logistici per continuare a fornire assistenza sanitaria e
multisettoriale alla popolazione sfollata e migrante presente in
varie zone del Niger", ha aggiunto riferendosi in particolare ai
confini con Mali, Burkina Faso, Nigeria e Algeria. (ANSA).
Ong lancia l'allarme, 'Niger sull'orlo della crisi alimentare'
Coopi all'ANSA, mancano anche farmaci, deteriorati dai black-out