Africa

Attrezzature mediche dalla Cooperazione italiana a Gibuti

Donazione per 50 mila euro all'ospedale Peltier

Redazione Ansa

(ANSA) - NAIROBI, 22 AGO - L'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ha donato attrezzature mediche per un valore di 50 mila euro all'Ospedale generale Peltier di Gibuti, per rafforzare il sistema sanitario del piccolo stato del Corno d'Africa. Una delegazione dell'Aics ha incontrato il segretario generale e il principale consigliere tecnico del ministero della Salute, Saleh Banoita e Abdoulkader M. Garad, il direttore della Centrale di acquisti di attrezzature e medicinali essenziali (Camme), Hassan Abdourahman, il direttore tecnico dell'ospedale, Said Aouled e il direttore della Direction des médicaments, laboratoire et pharmacie (Dmpl), presso la sede del Camme della capitale Gibuti.
    Durante l'incontro sono stati consegnati oltre 500 chili di materiale medico. Guanti chirurgici, strisce di garza, siringhe, catetri endovenosi e altri materiali saranno donati all'ospedale Generale Peltier per sostenere il sistema sanitario pubblico del paese e le popolazioni più povere. Le iniziative di emergenza dell'Aics si sono sempre concentrate sulla protezione dei più vulnerabili, come i bambini e i migranti.
    "Anche a Gibuti, negli ultimi anni, abbiamo potuto fornire il nostro sostegno attraverso diversi progetti: con l'Unicef per facilitare l'accesso dei bambini e delle famiglie vulnerabili a una protezione di qualità e ad altri servizi sociali di base; e con l'Oms, che a marzo ha consegnato al ministero della Salute sei cliniche mobili per garantire l'accesso ai servizi di base alle persone più isolate", ha spiegato Francesco Dagostino, responsabile del Dipartimento di emergenza Aics di Addis Abeba, in Etiopia. La cerimonia di consegna simboleggia un altro passo avanti nell'impegno trentennale dell'Italia nel settore della salute e della protezione di Gibuti, in collaborazione con il ministero della Salute e le agenzie Onu presenti nel Paese. Tra l'altro, la Cooperazione italiana ha sostenuto la costruzione e l'allestimento dell'ospedale di Balbalà, noto anche come 'ospedale italiano'.
    Sempre per questo ospedale, a giugno l'Aics ha concesso al Fondo delle nazioni unite per la popolazione (Unfpa) un contributo di 300 mila euro per la creazione di uno sportello unico che fornisca l'accesso a una serie di servizi gratuiti (sanitari, di supporto psicosociale, legali e di polizia) per le vittime della violenza di genere. (ANSA).
   

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