Africa

Sudan: il generale Burhan 'pronto a colloqui di pace'

Si dice disposto a incontrare il rivale Dagalo

Redazione Ansa

Il capo dell'esercito sudanese, Abdel Fattah al-Burhan, ha detto di essere disposto a parlare con il comandante delle forze ribelli contro cui combatte per il controllo del Paese. In una intervista alla Bbc, dopo il suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu a New York, il generale si dice disposto a incontrare Mohamed Hamdan Dagalo, leader delle Forze di supporto rapido (Rsf).
    I due uomini combattono da aprile una brutale guerra interna che secondo le Nazioni Unite ha causato la morte di oltre 5.000 persone e oltre 5 milioni di sfollati.
    Burhan, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2021, è a capo delle forze armate sudanesi (Saf) e sta portando avanti un'iniziativa diplomatica alla ricerca del sostegno internazionale e di una sorta di legittimità per la sua leadership, nonostante il fallimento nel cedere il potere alle autorità civili. Il generale ha negato che le sue forze prendano di mira i civili, nonostante l'Onu e alcune ong affermino che ci sono prove che stiano lanciando attacchi aerei indiscriminati su aree residenziali.
    Il generale ora si è detto disposto a incontrare Dagalo purché rispetti gli impegni di protezione dei civili, presi da entrambe le parti durante i colloqui a Gedda, lo scorso maggio.
    "Siamo pronti ad avviare negoziati", ha detto Burhan. "Se la leadership di queste forze ribelli ha il desiderio di ritornare in sé e ritiri le sue truppe dalle aree residenziali per tornare nelle caserme, allora ci siederemo con qualcuno di loro...".
   

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