(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Nell'ultimo anno un'escalation di
violenza nella regione del Nord Kivu, nella Repubblica
Democratica del Congo (Rdc), ha costretto la chiusura di 540
scuole, esponendo i bambini al rischio di reclutamento da parte
delle forze armate e al lavoro. E' l'allarme lanciato da Save
the Children.
Dall'inizio del 2024, si legge in una nota, la violenza ha
costretto circa 190 scuole a chiudere, secondo l'analisi di Save
the Children sui dati del cluster educazione, un meccanismo di
coordinamento composto da attori del settore dell'educazione che
valutano i bisogni e danno priorità alle risposte umanitarie.
Tra le scuole colpite, 24 sono state sequestrate da gruppi
armati, 10 sono state attaccate direttamente e 29 sono state
utilizzate come rifugio di emergenza per le famiglie sfollate.
Inoltre, nell'ultimo anno, sono stati segnalati almeno due casi
di rapimento di insegnanti e due di studenti a scuola o mentre
si recavano a lezione. La chiusura del 7% delle scuole della
regione ha lasciato senza istruzione circa 270 mila bambini, che
rischiano di non avere le competenze essenziali per costruirsi
un futuro. Anche le province limitrofe di Ituri e Sud Kivu sono
state colpite da attacchi violenti.
L'attuale ondata di violenza segue un anno tumultuoso,
segnato dall'intensificarsi dei conflitti nel Nord Kivu nel 2023
quando l'escalation dei combattimenti nella parte orientale del
Paese ha causato lo sfollamento di oltre 1 milione di persone,
tra cui almeno 500 mila bambini. Solo dal febbraio 2024, almeno
250 mila persone, tra cui circa 130 mila bambini, sono state
costrette a fuggire dalle loro case nel Nord Kivu, con oltre 2,6
milioni di persone - circa il 30% della popolazione della
regione - sfollate dal 2022.
"Un singolo attacco non solo può causare ferite devastanti ai
bambini, fisicamente ed emotivamente, ma anche privare centinaia
di studenti della possibilità di ricevere un'istruzione di buona
qualità. A volte, l'unico luogo di apprendimento di una comunità
viene distrutto", sostiene Greg Ramm, Direttore di Save the
Children nella Repubblica Democratica del Congo. "Tutti i
bambini del Nord Kivu hanno subito un'interruzione
dell'apprendimento a causa dell'ultima ondata di violenza, anche
se non sono stati sfollati", ha aggiunto.
Save the Children chiede a tutte le parti in conflitto nella
Repubblica Democratica del Congo (Rdc) di cessare gli attacchi e
le minacce alle scuole e di astenersi da qualsiasi uso militare
delle strutture educative. (ANSA).
Oltre 500 scuole costrette a chiudere per le violenze in Congo
Save the Children: 'Insegnanti rapiti e studenti terrorizzati'