Bombardieri strategici russi e cinesi hanno effettuato "un pattugliamento aereo congiunto sul mare di Chukchi, sul mare di Bering e sulla parte settentrionale del Pacifico" vicino all'Alaska: lo riporta il ministero della Difesa russo secondo cui sono stati utilizzati bombardieri russi Tu-95MS e cinesi Hong-6K. "Gli aerei Su-30SM e Su-35S delle forze aerospaziali russe hanno fornito copertura da combattimento", aggiunge il dicastero russo, ripreso dalle agenzie russe.
Il ministero della Difesa di pechino chiarisce: il pattugliamento aereo militare congiunto sino-russo vicino all'Alaska è stato condotto "in conformità con il diritto internazionale e non era mirato verso terzi".
L'iniziativa, ha assicurato il portavoce Zhang Xiaogang nel corso del briefing mensile, "non ha nulla a che fare con l'attuale situazione internazionale e regionale", aggiungendo che le attività congiunte hanno soltanto lo scopo "di testare e di aumentare il livello di cooperazione tra le due forze aeree".
Sui social media mandarini, invece, la vicenda è diventata virale, strappando commenti soprattutto perché vista come un esempio di assetti geopolitici in funzione di un nuovo mondo multipolare a danno "dell'egemonia Usa".
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