(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Centinaia di bambini che vivono nella
remota zona di Gofa, nel sud dell'Etiopia, rimangono a rischio
di morte e lesioni a causa dei disastri causati dalla pioggia,
dopo essere sopravvissuti a una serie di frane che hanno ucciso
almeno 257 persone. Lo afferma Save the Children.
Domenica le forti piogge nella zona hanno causato una grande
frana che ha sepolto centinaia di persone, compresi bambini, e
il giorno dopo una seconda frana ha sepolto coloro che li
cercavano. Secondo le Nazioni Unite, più di 15.000 persone
vivono nelle immediate vicinanze della zona dove è avvenuto il
disastro, tra cui almeno 1.320 bambini sotto i 5 anni di età e
quasi 5.300 donne incinte e che allattano.
Save the Children sta lavorando con partner locali per
distribuire gli aiuti necessari alle comunità colpite dalle
frane, mentre si intensificano gli sforzi di ricerca e
salvataggio. La risposta include il trasporto di acqua potabile,
la fornitura di prodotti chimici per la purificazione
dell'acqua, la creazione di servizi sanitari e nutrizionali
urgenti e la costruzione di latrine. Le organizzazioni
umanitarie forniranno anche sostegno economico e psicosociale
alle famiglie colpite.
Nel sud dell'Etiopia, le frane sono comuni durante la
stagione delle piogge e sono note per causare disastri
devastanti, provocando morti, feriti e sfollamenti diffusi. Ma
la stagione delle piogge di quest'anno arriva dopo una stagione
secca particolarmente lunga, in cui forti piogge e inondazioni
legate a una combinazione del fenomeno El Niño e del cambiamento
climatico indotto dall'uomo, hanno devastato le comunità.
Almeno 600.000 bambini in tutto il Corno d'Africa sono stati
colpiti quest'anno dalle inondazioni, che hanno distrutto case e
provocato malattie come il colera. (ANSA).
Etiopia, oltre 1.320 bimbi a rischio dopo una settimana di frane
Save the Children, morte centinaia di persone