C'è un reo confesso pluri femminicida a piede libero in Kenya. La polizia, che prima lo ha arrestato e poi se lo è lasciato scappare, ha messo su di lui una taglia e ha aperto una caccia all'uomo.
Collins Jumaisi Khalusha, trentatreenne autista di moto-taxi, era stato fermato il 15 luglio scorso dopo la scoperta dei corpi mutilati e smembrati di 9 donne, racchiusi in sacchi dell'immondizia e gettati in una discarica della periferia della capitale Nairobi. Su di lui ricadono i sospetti della morte di altre decine di donne, i cui corpi non sono stati ancora ritrovati.
L'uomo aveva ammesso in primis l'omicidio della moglie, Imelda Judith Halenya, avvenuto nell'aprile 2022 e poi quello di altre 41 donne. Nel sobborgo di Mukuru la tensione era già salita alle stelle ed in pochi credevano alla versione della polizia, anche perché il ritrovamento dei cadaveri coincideva con le proteste antigovernative nel Paese, durante le quali le organizzazioni per i diritti umani denunciavano sparizioni di attivisti ed esecuzioni extragiudiziali, per cui ancora oggi le forze dell'ordine sono sotto indagine.
"Siamo di fronte a un vampiro psicopatico", ha dichiarato il capo della direzione delle investigazioni criminali keniane, Amin Mohammed, assicurando di avere in mano il colpevole. Dopo qualche giorno, però, l'avvocato di Khalisia, John Maina Ndegwa, ha contestato la confessione del suo assistito, sostenendo che era stato torturato per ammettere i femminicidi.
Nel frattempo sono stati arrestati altri due sospetti, trovati in possesso di cellulari di proprietà di alcune delle donne uccise e, dopo i primi 30 giorni di custodia cautelare concessa dalla Corte di Nairobi, i giudici hanno accettato di estendere di un'altra settimana la detenzione di Khalusha alla stazione di polizia di Gigiri, dalla parte opposta della città, rispetto al luogo dei delitti.
Ed è da lì che martedì scorso è evaso, insieme a 12 compagni di cella eritrei, che hanno fatto perdere le loro tracce. Per la fuga del presunto serial killer, la polizia ha accusato 5 agenti della stazione, annunciando una taglia di 1 milione di scellini kenioti (circa 8 mila euro) a chi fornirà informazioni utili a rintracciarlo.
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