America Latina

Perù: presidente chiede perdono per le vittime della repressione

Dina Boluarte al Parlamento dice che accetterà esito inchiesta

Redazione Ansa

(ANSA) - LIMA, 29 LUG - In un discorso in Parlamento di Lima in occasione del 202mo anniversario dell'indipendenza del Perù, la presidente della Repubblica, Dina Boluarte, ha chiesto ieri perdono, a nome dello Stato, per i morti e i feriti delle manifestazioni seguite alla destituzione del presidente Pedro Castillo, il 7 novembre 2022.
    "Dichiaro ancora una volta, e con molto dolore - ha proclamato -, che il bilancio dei morti e dei feriti (nelle manifestazioni) è un risultato infelice che nessuno voleva. Con profonda e dolorosa costernazione - ha sottolineato - chiedo scusa, a nome dello Stato, ai parenti di tutti i defunti, civili, poliziotti e militari, e anche dei feriti".
    Il capo dello Stato ha anche indicato che manterrà il suo "impegno" ad accettare "totalmente" l'esito delle indagini in merito svolte dal Pubblico Ministero e a "collaborare" a tale lavoro. "Non ci sarà impunità per nessuno", ha poi detto, assicurando che il suo governo "rispetterà le raccomandazioni della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh)".
    Concludendo questa parte del suo discorso, Boluarte ha proposto di "firmare un patto di riconciliazione, un patto per la vita, per la pace, per la giustizia, per l'uguaglianza".
    In un altro passaggio del suo intervento, durato tre ore, ha annunciato di aver presentato un progetto di legge di "delega per 120 giorni dei poteri legislativi al governo, per approvare le misure di cui il Perù ha bisogno per affrontare, con maggiore efficienza, la delinquenza e la criminalità".
    I media peruviani hanno riferito che mentre Boluarte parlava in Parlamento, nel centro di Lima avvenivano scontri fra manifestanti antigovernativi che volevano avvicinarsi all'edificio che ospita il Parlamento, e le forze dell'ordine, che hanno usato lacrimogeni e sfollagente per impedirlo. (ANSA).
   

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