(ANSA) - BUENOS AIRES, 05 SET - "Indegni di un candidato".
Così il sacerdote delle borgate argentine, il "cura villero"
José 'Pepe' Di Paola, ha definito gli insulti proferiti in
diverse occasioni nei confronti del Papa Francesco, dal
candidato alla presidenza dell'ultradestra, Javier Milei.
Lo ha affermato oggi durante una messa "di riparazione agli
oltraggi" nei confronti del Papa, convocata di fronte alla
parrocchia della Vergine indigena di Caacupé, nella borgata
21-24 della città di Buenos Aires.
Un documento congiunto letto alla fine della messa, firmato
dal vescovo ausiliare e vicario generale di Buenos Aires,
Gustavo Carrara, e da 71 sacerdoti del movimento dei "curas
villeros", ha respinto quindi le aggressioni di Milei e ribadito
la "necessità di una politica a favore del bene comune" in
Argentina, sottolineando che a "40 anni dal ritorno della
democrazia" non è possibile pensare al ritorno di una politica
del "si salvi chi può".
Al centro del ripudio del movimento dei sacerdoti delle
borgate ad ogni modo non sono solo gli insulti a Bergoglio, ma
l'intera filosofia politica di Milei.
Per i cura villeros che si rifanno direttamente alla
tradizione della dottrina sociale della Chiesa, che un candidato
affermi che "la giustizia sociale è un'aberrazione" rappresenta
infatti "un attacco diretto alla radice della fede".
In questo senso il sacerdote 'Pepe' Di Paola ha rivolto un
appello alla classe politica a mettere in primo piano un'agenda
sociale a favore dei poveri, che in Argentina sono oggi quasi il
40% della popolazione.
"La classe dirigente si è dimenticata dell'agenda delle
borgate che è né più né meno quella della maggior parte della
popolazione: lavoro, educazione, salute e sicurezza", ha
affermato.
Il cura villero è quindi tornato a parlare dell'attuale
pontefice ed ex arcivescovo di Buenos Aires ricordando la sua
visita alla parrocchia di Caacupé nel lontano 1997 "vestito con
un poncho e accompagnato popolo delle borgate".
"Bergoglio si è trasformato in un leader come Gandhi,
Mandela, Marthin Luther King che trasmette valori che possono
unire l'umanità, dobbiamo rendercene conto", ha affermato.
(ANSA).
Argentina, sacerdoti a difesa del Papa e contro Milei
Respinti, gli insulti "indegni di un candidato"