America Latina

Cile: mea culpa di Boric su fallimenti riforma Costituzione

Per il presidente 'la politica è in debito con la popolazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 18 DIC - Il processo costituzionale cileno "non è riuscito a canalizzare la speranza di avere una Costituzione per tutti" e la politica è in debito con il popolo cileno".
    Lo ha affermato il presidente Gabriel Boric analizzando il risultato del referendum che ha bocciato domenica la proposta di Costituzione elaborata da un Consiglio dominato dall'ultradestra dopo che nel 2022 era stata bocciato anche il testo proposto da un'assemblea a maggioranza progressista.
    Boric ha ribadito che il risultato non lascia né vincitori né vinti. "Non possiamo tornare a ripetere lo stesso errore dei referendum precedenti. Il Paese lo facciamo tra tutti i cileni e coloro che trionfano non possono ignorare coloro che vengono circostanzialmente sconfitti", ha aggiunto il presidente.
    Anche il leader del partito Repubblicano che deteneva la maggioranza nel Consiglio Costituzionale, l'ultraconservatore José Antonio Kast, ha riconosciuto la sconfitta. "Non siamo riusciti a convincere la popolazione che questa era una migliore Costituzione di quella attuale" ha affermato Kast, secondo il quale ad ogni modo la popolazione ha dimostrato di essere "stanca" di questi processi. "Si è chiusa una tappa triste della nostra storia che ha preso il via con un'ondata di delitti", ha aggiunto il leader del partito repubblicano in riferimento alle proteste sociali del 2019. (ANSA).
   

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