(ANSA) - BRASILIA, 15 MAG - Il governo del leader brasiliano
Luiz Inacio Lula da Silva ha licenziato il presidente del
colosso petrolifero statale Petrobras, Jean Paul Prates, dopo
una disputa tra la società e l'esecutivo sul pagamento dei
dividendi.
"Prates è stato licenziato", ha detto un portavoce
presidenziale.
Inizialmente il cda di Petrobras, controllata dallo Stato
brasiliano, aveva deciso di non pagare alcun dividendo. Questo
annuncio, avvenuto il 7 marzo, ha causato il crollo del prezzo
delle azioni Petrobras in borsa ed è stato considerato dagli
analisti come il risultato di un'ingerenza del governo negli
affari della società, una possibilità che preoccupa i mercati
dall'avvento al potere del presidente di sinistra Lula
all'inizio del 2023. Lula ha ripetutamente accusato i dirigenti
di Petrobras di pensare solo a soddisfare gli azionisti del
gruppo, a scapito dei consumatori. Poco più della metà del
capitale di Petrobras è detenuto dallo Stato brasiliano, mentre
il resto appartiene ad azionisti privati. Jean Paul Prates, ex
senatore del Partito dei lavoratori di Lula, è stato nominato
capo di Petrobras nel gennaio 2023, poco dopo l'insediamento del
presidente, al quale era noto per essere vicino. Il gruppo ha
già sperimentato turbolenze durante il mandato quadriennale del
presidente di estrema destra Jair Bolsonaro (2019-2022). Quattro
presidenti si erano succeduti alla guida dell'azienda, a causa
dei violenti disaccordi sulla politica dei prezzi della
Petrobras. In 68 anni di esistenza, Petrobras ha conosciuto un
susseguirsi di presidenti: 39 precisamente, con una longevità
media inferiore ai due anni. Lula ha posto fine al processo di
privatizzazione avviato dal governo Bolsonaro. Il governo
brasiliano non ha menzionato il nome di un sostituto di Prates.
I media brasiliani scommettono su Magda Chambriard, ex capo
dell'Agenzia nazionale del petrolio, un'organizzazione
responsabile della regolamentazione dell'industria petrolifera
brasiliana. (ANSA).
Brasile, il governo Lula licenzia il capo di Petrobras
Prates chiede una riunione del cda del colosso petrolifero