America Latina

'Bruciate vive perché lesbiche', crimine d'odio a Buenos Aires

Assalite con una molotov, la denuncia della loro associazione

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 16 MAG - Le compagne dell'associazione nella quale militavano le tre donne bruciate vive nell'incendio di una stanza d'albergo fatiscente a Buenos Aires non hanno dubbi. "Le hanno uccise perché erano lesbiche". Il dramma si è consumato qualche giorno fa nel quartiere di Barracas della capitale argentina, e se in un primo momento si pensava ad un incendio provocato da una stufa difettosa, con il passare delle ore si è delineato un vero e proprio "crimine d'odio" e di "genere".
    A provocare l'incendio è stato infatti un uomo che ha lanciato una bottiglia molotov all'interno della stanza 14 di un hotel familiare dove vivevano le quattro donne che formavano due coppie. Una di loro è sopravvissuta. "Gli hanno dato fuoco perché erano lesbiche, perché erano povere e perché erano militanti", hanno denunciato le compagne dell'Associazione lesbiche di Barracas durante una protesta di fronte all'albergo.
    Il principale sospettato è un vicino di stanza con cui le quattro donne apparentemente avevano frequenti discussioni.
    L'uomo, Justo Fernando Barrientos, di 67 anni, ha cercato di togliersi la vita prima di essere arrestato. (ANSA).
   

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