(ANSA) - LA PAZ, 21 MAG - Cresce la tensione, in Bolivia,
mentre vengono organizzate manifestazioni anti-governative
contro il razionamento del carburante e la carenza di dollari.
Un centinaio di dimostranti ieri ha bloccato l'autostrada che
collega la capitale, La Paz, con il resto del Paese.
Parallelamente, il sindacato dei venditori ambulanti ha
annunciato cortei in diverse città perché la mancanza della
valuta americana ha ridotto le loro vendite, secondo il leader
Toño Siñani.
Il governo importa gran parte della benzina e del diesel a
prezzi internazionali e li vende a metà prezzo sul mercato
interno. Questo sussidio milionario dissangua l'economia,
secondo gli analisti, ed è uno dei motivi della carenza di
dollari e della caduta delle riserve internazionali.
"Stiamo lavorando per normalizzare la fornitura di dollari e
garantire l'approvvigionamento di carburante, ma vediamo sforzi
politici e speculativi che cercano di destabilizzare il governo
e danneggiare l'economia", ha risposto il ministro della
Pianificazione, Sergio Cusicanqui. "Il responsabile è l'ex
presidente Evo Morales", ha aggiunto il ministro dell'Economia,
Marcelo Montenegro.
Le dispute sulla leadership del Movimento al socialismo (Mas)
in corso tra Morales, il suo leader storico, e l'attuale
presidente della Repubblica, Luis Arce, hanno diviso il partito
al potere facendo perdere ad Arce il controllo della maggioranza
nell'Assemblea nazionale.
L'ex presidente ha accusato il suo erede politico di
"affondare l'economia", mentre Arce sostiene che Morales - al
governo dal 2006 al 2019 - cerchi di "sconvolgere" la nazione
per le sue "ambizioni personali di potere", puntando a
candidarsi di nuovo alle presidenziali del 2025. (ANSA).
Bolivia: crisi economica riaccende le proteste anti-governative
Aumenta la tensione tra il presidente Arce e l'ex leader Morales