America Latina

Nei 110 anni di Lina Bo Bardi un ciclo di conferenze a San Paolo

Un incontro al mese nella sua iconica Casa di vetro in Brasile

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN PAOLO, 27 MAG - Lina Bo Bardi, non solo un architetto, ma anche una designer, una museografa, una giornalista, e un'attivista. Alla poliedrica intellettuale italiana, nata a Roma nel 1914, che ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo urbano e culturale del Brasile, suo Paese d'adozione, in cui ha vissuto per metà della sua vita, l'Istituto Bardi dedica un ciclo di nove conferenze (fino a dicembre), nei 110 anni dalla nascita.
    Ogni mese un incontro, nell'iconica Casa di vetro che fu la residenza dei coniugi Bardi , nel quartiere di Morumbì a San Paolo, regalerà uno sguardo nuovo, rivelando parti della ricchezza intellettuale di Lina Bo Bardi.
    Gli appuntamenti sono previsti sempre di domenica, alle 11,00. "E' la prima volta che l'Istituto Bardi organizza un ciclo di incontri su Lina della durata di un anno, con la partecipazione di ricercatori, autori e partner dell'architetto", afferma Ruth Verde Zein, che cura il ciclo insieme a Renato Anelli, Eduardo Della Manna e al biografo Francesco Perrotta-Bosch. Tra le opere principali di Bo Bardi si ricordano il Museo d'arte di San Paolo (Masp), il centro sociale Sesc-Pompeia e la Casa di Vetro. Ma la sua produzione è molto più articolata, e vanta edifici entrati nella storia dell'architettura brasiliana come il Museo d'arte moderna di Bahia, il teatro Gregorio de Mattos, o il Palacio das Indústrias, sede del Comune di San Paolo negli anni Novanta.
    L'incontro del 23 giugno sarà dedicato ai primi passi di Lina Bo Bardi in Brasile, il 28 luglio si parlerà del suo lavoro col Masp, e ancora, ad agosto, la sua opera a Bahia. (ANSA).
   

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