America Latina

Iila e Onu Mujeres si alleano per l'empowerment femminile

Le due parti hanno siglato una nuova intesa dopo quella del 2020

Redazione Ansa

(di Valentina Maresca) (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Le donne come "agenti di cambiamento": è il principio alla base del nuovo memorandum d'intesa per l'empowerment femminile tra l'Organizzazione internazionale italo-latino americana (Iila) e Onu Mujeres.
    "Questo nuovo memorandum rafforza la nostra partnership strategica con Iila, con cui vogliamo lavorare insieme su molti temi importanti", ha commentato Maria Noel Vaeza, direttrice regionale per le Americhe e i Caraibi che ha elencato le sfide sul tavolo, partendo dall'inclusione finanziaria: "Il 25% delle donne, in particolare giovani, non ottengono prestiti dalle banche perché vittime di pregiudizi", mentre i femminicidi in America Latina colpiscono 4. 000 donne all'anno.
    "Si tratta di 11 donne al giorno in Messico e di nove al giorno in Brasile", ha continuato con degli esempi, passando poi alla partecipazione delle donne alla vita politica. "Dobbiamo spingere la leadership politica delle donne a tutti i livelli", ha auspicato la direttrice regionale per le Americhe e i Caraibi citando la presidente dell'Honduras e del Messico, che hanno decisamente sfondato il 'tetto di cristallo'. Altre barriere si hanno nel settore privato: "Abbiamo solo il 9% di Ceo donne, che rappresentano solo il 16% nei consigli di amministrazione. Dobbiamo lavorare a tutti i livelli della società per eliminare stereotipi che non aiutano nessuno, abbiamo bisogno di una società equa" nella convinzione che "le donne sono agenti di cambiamento", ha concluso.
    Le ha fatto eco Antonella Cavallari, segretaria generale di Iila che ha parlato della possibilità da dare alle donne "di diventare agenti di trasformazione dell'economia" e di prosieguo di una collaborazione con Onu Mujeres. "Sono almeno tre anni che lavoriamo insieme perché la questione di genere è trasversale e va inserita in tutti i nostri programmi di cooperazione". Per questo la conferenza di novembre sarà sull'obiettivo 5 dell'Agenda 20230, quindi sull'identità e le questioni di genere. "Condividiamo gli stessi obiettivi, tra cui tra cui il principale è l'equità di rappresentanza femminile nel mondo economico e politico", ha aggiunto annunciando l'intenzione di un appuntamento collaterale in occasione dell'Assemblea generale dell'Onu a settembre sull'accesso al credito, che fa seguito all'attività di formazione professionale svolta con Onu Mujeres soprattutto nel settore dell'artigianato, della moda, del tessile ma anche del caffè, del cacao e in generale nei processi produttivi in agricoltura sostenibile, per esempio gli orti familiari per la sicurezza alimentare. La formazione, però, si arena senza risorse e, nonostante le donne siano affidabili nella restituzione del credito e il livello di rischio della loro attività sia basso, trovano difficoltà ad ottenerlo, per cui servono dei "meccanismi statali pubblici che offrono delle garanzie".
    Prezioso l'apporto di Onu Mujeres, soprattutto per le statistiche, "ma poi bisogna mettere insieme questi dati e delineare delle strategie". Qui interviene Iila, appunto, che fa da raccordo tra i vari attori, Ue inclusa. (ANSA).
   

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