America Latina

Gli ex combattenti delle Malvinas in guerra con governo Milei

'Alla parata del 9 luglio anche militari accusati di tortura'

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 10 LUG - Le associazioni che raggruppano gli ex combattenti delle Malvinas sono arrabbiate con il governo di Javier Milei perché nel Giorno dell'Indipendenza ha ammesso la partecipazione di graduati che avevano torturato i soldati nelle isole durante la guerra del 1982. Ma all'esecutivo dell'ultraliberista si rimprovera anche di aver omesso di ribadire la richiesta di sovranità sull'arcipelago al recente vertice del Mercosur ad Asunción.
    Almeno tre militari che hanno sfilato come "veterani delle Malvinas" nella parata del 9 luglio sono stati accusati di aver torturato i soldati di leva durante la guerra col Regno Unito, e una delle vittime è rimasta cieca.
    La situazione è stata denunciata dal segretario per i diritti umani del Centro degli ex combattenti (Cecim), Ernesto Alonso, sui social network.
    L'11 maggio 2018 il procuratore federale di Río Grande, Terra del Fuoco, Marcelo Rapoport, aveva firmato un rapporto di 192 pagine in cui accusa 26 comandanti militari che si trovavano sulle isole di aver torturato i propri soldati.
    Emilio José Samyn Ducó, Francisco Eduardo Gassino e Jorge Taranto compaiono in questa lista e, secondo le foto pubblicate dal Cecim, tutti e tre erano presenti alla parata militare.
    Inoltre, i combattenti sono irritati - compresi alcuni diplomatici di carriera - perché la ministra degli Esteri argentina, Diana Mondino, non ha incluso la questione delle Malvinas nel documento del Mercosur firmato pochi giorni fa ad Asunción, per la prima volta dal 1996.
    "Il Ministero degli Esteri argentino deve dare una spiegazione urgente sul perché la rivendicazione storica della sovranità sulle isole Malvinas non è stata inclusa nella dichiarazione degli Stati membri del Mercosur, come è accaduto in tutte le dichiarazioni precedenti", ha dichiarato oggi il parlamentare del Mercosur e capo della delegazione argentina, Gabriel Fuks.
    L'ex ambasciatore argentino in Ecuador ha osservato che questo atteggiamento del governo "fa parte dello storico disinteresse di Milei per l'organismo regionale più importante per il nostro Paese" e ha ricordato che "solo Fernando De La Rúa, in piena crisi politica e sociale, non ha partecipato a un vertice di capi di Stato". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it