(ANSA) - PORTO ALEGRE, 16 LUG - Il presidente Sergio
Mattarella è atteso tra gli alluvionati di Rio Grande do Sul, la
piccola Italia al di là dell'oceano, dove si parla ancora il
talian, e la geografia brasiliana porta il nome di città venete,
lombarde, friulane. E' qui che il capo di Stato potrà toccare
con mano l'impiego di parte delle 30 tonnellate di materiale
umanitario (tende, potabilizzatori, farmaci, presidi sanitari)
inviate a fine maggio a bordo di un B-767 decollato dalla Base
di pronto intervento umanitario dell'Onu di Brindisi alla volta
dell'aeroporto militare di Canoas.
Beni che in parte sono confluiti nel Centro Recomeço (Nuovo
inizio) a Canoas, nell'area metropolitana della capitale Porto
Alegre, una delle zone più duramente flagellate dalle
inondazioni, che tra aprile e maggio hanno sfigurato questo
stato del Brasile meridionale, abitato per il 40% da discendenti
di italiani. E' in questo spazio gestito dall'Organizzazione
internazionale per le migrazioni, progettato per accogliere 630
persone, garantendo assistenza alle famiglie che nell'alluvione
hanno perso tutto, che è previsto l'arrivo del presidente della
Repubblica.
Una presenza, quella di Mattarella, che rinnova il messaggio
di solidarietà e di amicizia dell'Italia. Un gesto per il quale
il leader brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha voluto
ringraziare il nostro Paese, a dimostrazione della forza di
questa azione diretta e concreta.
Ad accompagnare Mattarella nel percorso attraverso questo
territorio messo in ginocchio dalle alluvioni, dove gli
emigranti italiani hanno saputo impiantare ricche imprese e una
sapiente coltivazione della vite, sono il governatore di Rio
Grande do Sul, Eduardo Leite, il ministro straordinario per la
ricostruzione Paulo Pimenta, assieme all'ambasciatore italiano
in Brasile Alessandro Cortese, e al console generale di porto
Alegre Valerio Caruso. (ANSA).
Mattarella visita gli alluvionati di Rio Grande do Sul
Il suo abbraccio alla piccola Italia al di là dell'oceano