(ANSA) - CITTÀ DEL MESSICO, 17 LUG - Il governo del Messico
ha annunciato l'arrivo nel Paese di un nuovo contingente di
2.700 medici cubani per colmare la mancanza di specialisti,
nell'ambito di un controverso accordo che, secondo gli
oppositori e i rappresentanti del settore in Messico, mira a
sostenere finanziariamente l'isola a discapito dei
professionisti locali.
Il governo del presidente Andrés Manuel López Obrador, che ha
difeso pubblicamente e spesso quello di Cuba, assicura che il
Paese caraibico soffre un blocco disumano e ingiusto e ha
firmato accordi con il governo dell'Avana per accogliere
centinaia di medici, i primi durante l'emergenza Covid-19.
"Oltre ai 950 medici cubani che già lavorano in 23 Stati del
paese, si aggiungono 2.700 specialisti in medicina interna,
pediatria e pronto soccorso", ha affermato il direttore
dell'Istituto messicano di Previdenza Sociale (Imss), Zoé
Robledo.
Partiti di opposizione e rappresentanti del settore hanno
denunciato che il denaro versato per la prestazione è in realtà
una forma di sostegno economico all'Avana e che alcune delle
persone arrivate in Messico non sono qualificate. (ANSA).
Messico, Obrador annuncia l'arrivo di 2.700 medici cubani
Opposizione all'attacco