America Latina

Opposizione, Maduro incita alla violenza per scoraggiare il voto

'E' disperato perché i risultati non sono a suo favore'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 22 LUG - Il candidato alla presidenza del Venezuela del partito Centrados en la Gente (opposizione), Enrique Márquez, ha denunciato gli appelli alla violenza lanciati dal presidente Nicolas Maduro al gruppo di esperti elettorali delle Nazioni Unite, sottolineando che si tratta di un piano per "incoraggiare l'astensione". Lo ha riferito Marquez in una conferenza stampa pubblicata sui suoi profili social.
    "Stanno invocando la violenza per intimidire i venezuelani e incoraggiare l'astensione. A mio parere, il popolo ha già deciso di cambiare", ha detto Márquez, aggiungendo: "sta usando l'appello alla violenza per convincere il popolo venezuelano a non votare. I venezuelani stanno votando in massa e lo stanno facendo perché hanno scelto il voto piuttosto che la violenza".
    Questo atteggiamento, ha sottolineato il candidato, "dimostra la loro profonda preoccupazione e disperazione perché i risultati elettorali non sono a loro favore".
    Marquez ha riferito anche dei timori per l'annuncio del capo della campagna elettorale di Venezuela Nuestra (Maduro), Jorge Rodríguez, che in una conferenza stampa, sabato ha chiamato "a prendere la Grande Caracas dalle 10 del mattino alle 22 di sera.
    Con la previsione di una riunione di milioni di persone nella marcia più grande che il Paese abbia mai conosciuto e più di 60mila veicoli motorizzati".
    "Questo è un invito agli scontri e alla violenza - ha affermato Marquez - chiedendo al presidente di "fare il suo atto giovedì e di permettere a tutti gli altri di svolgere le loro attività, in modo che i venezuelani possano confrontarsi".
    In merito al ritardo nell'accreditamento dei rappresentanti di lista, l'esponente di Centrados en la Gente ha insistito sul fatto che "la questione deve essere valutata con molta attenzione perché si tratta proprio di garantire la presenza delle diverse forze politiche nei centri di voto. "Questo è fondamentale - ha affermato - e temo che il Consiglio nazionale elettorale ci stia giocando, rendendo sempre più difficile e onerosa la possibilità di accreditarsi". (ANSA).
   

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