America Latina

Amazzonia, aumentano 20% le morti violente di indigeni Yanomami

Conseguenza dell'attività criminale di minatori in Brasile

Redazione Ansa

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 06 AGO - Nel primo trimestre del 2024 sono aumentate del 20% le morti violente di indigeni della riserva Yanomami, nell'Amazzonia brasiliana. Lo riferisce il Centro operativo per l'emergenza (Coe) che monitora per il ministero della Salute gli effetti della crisi umanitaria di cui la popolazione originaria amazzonica è vittima a causa dell'attività criminale di gruppi di minatori illegali. Nei primi tre mesi dell'anno le morti causate da aggressioni sono state 18, rispetto alle 15 del 2023.
    E' calato invece del 33% - passando dai 111 decessi del 2023 ai 74 dell'inizio di quest'anno - il numero complessivo di morti. Per il ministero la riduzione della mortalità è dovuta agli interventi governativi messi in campo per invertire gli effetti della crisi sanitaria generata "dalla precarietà dei servizi e dei sistemi sanitari indigeni fino al 2022". Le principali cause di morte tra gli indigeni dell'etnia sono state infezioni respiratorie acute (3.470) + 136% su anno, malaria 8.896 (+35% su anno) e malnutrizione.
    Le attività minerarie dannose nella riserva generato pregiudizio alle popolazioni a causa della contaminazione dei fiumi soprattutto con il mercurio usato per estrarre l'oro, generando impatti sulla salute e sull'accesso agli alimenti (soprattutto la pesca). Numerosi sono omicidi, violenze e stupri commessi dai minatori. (ANSA).
   

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