America Latina

Il governo della Bolivia frena sui crediti di carbonio

Polemiche su una sentenza della Corte Suprema che li consente

Redazione Ansa

(ANSA) - LA PAZ, 19 AGO - E' polemica in Bolivia per una decisione della Corte suprema che dichiara incostituzionale un articolo della cosiddetta 'Legge quadro sulla Madre Terra' consentendo in questo modo il commercio di crediti di carbonio.
    L'ufficio del Difensore civico ha chiesto oggi un chiarimento della sentenza evidenziando che la Corte "non tiene conto" dell'opinione del governo - e in particolare dal vicepresidente David Choquehanca di discendenza indigena aimara e promotore della legge - contraria alla "mercantilizzazione delle funzioni ambientali degli elementi della Madre Terra" e in particolare ai "meccanismi di finanziamento del mercato del carbonio".
    La sentenza della Corte prende atto invece che tali meccanismi sono stati ratificati e accettati dalla stessa Bolivia come "misure utili nella lotta contro il cambiamento climatico" al momento dell'adesione ad accordi internazionali come quello di Parigi e di Kyoto.
    L'articolo impugnato davanti alla Corte Costituzionale afferma che "tutti i piani e programmi per ridurre le emissioni di gas serra saranno focalizzati sulla non commercializzazione delle funzioni ambientali e non includeranno meccanismi di finanziamento associati ai mercati del carbonio".
    La vicepresidenza ribadisce da parte sua in un comunicato "il suo impegno al rispetto delle norme costituzionali e procedurali, nonché alla difesa della Madre Terra e alla non commercializzazione delle sue funzioni ambientali". (ANSA).
   

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