America Latina

Cariche contro la protesta dei pensionati a Buenos Aires

Contestavano il veto del governo ad un aumento delle pensioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 29 AGO - La mano dura annunciata dal governo ultraliberista di Javier Milei contro proteste e picchetti in Argentina non risparmia nessuno.
    Dopo averla applicata con rigore negli ultimi mesi contro movimenti sociali e 'piqueteros', a farne le spese questa volta è stato anche uno sparuto gruppo di un centinaio di pensionati che protestava ieri pomeriggio a Buenos Aires contro la decisione del capo dello Stato di vietare un aumento delle pensioni approvato in Parlamento.
    "Ci hanno preso a manganellate e ci hanno spruzzato gas urticante, è stata una follia", ha affermato uno degli anziani che aveva aderito alla protesta convocata di fronte al palazzo del Congresso dall'Unione dei lavoratori pensionati in lotta (Utjl).
    L'aumento delle pensioni passato la settimana scorsa con i voti dell'opposizione prevede aggiornamenti automatici legati al livello di inflazione oltre a un incremento immediato dell'8% a compensazione del calo sofferto negli ultimi mesi.
    Il governo, in minoranza in entrambe le Camere, afferma che la riforma mette in crisi l'obiettivo equilibrio fiscale e che gli aumenti rappresentano un aggravio di spesa equivalente all'1,2% del Pil.
    Lo stesso presidente Milei ha anticipato che farà uso della facoltà di veto contro l'aumento. "L'equilibrio fiscale non è negoziabile", ha detto. (ANSA).
   

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