America Latina

Maduro cerca investitori in petrolio e gas dopo l'elezione

'Abbiamo già 70 soci pronti, da Europa, Usa e Paesi Bric'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 10 SET - Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, dice che il Venezuela non può essere tolto dall'equazione energetica mondiale, ed afferma d'avere già "pronti e firmati 70 nuovi investitori" in petrolio, gas e petrolchimica, tutti provenienti dai Paesi Brics (blocco che include Brasile, Cina, Russia, India e Sudafrica), Europa e Stati Uniti.
    "Oggi siamo maggiormente preparati, apprezzati e pronti per ricevere tutti gli investimenti, se non si lasciano trascinare dalla stupidità nuovamente. Siamo per loro una garanzia e una sicurezza" ha detto nel suo programma di Tv settimanale.
    "Speriamo che non si lascino trascinare in un'avventura con cui hanno portato danni a Europa, Stati Uniti e all'energia mondiale" ha detto, con una apparente allusione alle sanzioni applicate da Washington e assecondate dall'Unione Europea che hanno impedito le esportazioni dirette del petrolio venezuelano durante la fase acuta della crisi politica, nel 2019. Gli Usa hanno alleggerito queste sanzioni dopo che Maduro, lo scorso ottobre s'era impegnato a permettere elezioni libere e verificabili con un accordo siglato con l'opposizione alle Barbados.
    Comparando la situazione sofferta dal suo Paese con quella della Russia (sottomessa a forti sanzioni per la sua aggressione contro l'Ucraina), Maduro ha poi elogiato la resilienza dell'economia russa "quinta moneta nel mondo, quarto Paese sviluppato, sono in crescita" ha affermato.
    Nel frattempo il senatore democratico dell'Illinois, Dick Durbin ha presentato questo lunedì un progetto di legge per metter fine al commercio di petrolio degli Stati Uniti con il Venezuela. (ANSA).
   

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