America Latina

Brasile, Corte Suprema cancella l'obbligo di castrare i cani

A San Paolo non ci sarà più l'obbligo di farla sui cuccioli

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN PAOLO, 13 SET - Il giudice Flávio Dino, della Corte Suprema brasiliana (Stf), ha sospeso l'obbligo per gli allevatori professionisti di cani e gatti di San Paolo di castrare chirurgicamente i cuccioli prima che raggiungano i quattro mesi. La modifica della legge dello Stato di San Paolo è stata presa dopo un ricorso di incostituzionalità fatto dall'Associazione brasiliana dell'industria dei prodotti per animali domestici e dall'Instituto Pet Brasil.
    La legge dello Stato di San Paolo stabilisce infatti che canili e gattili devono castrare tutti i cani e gatti prima dei quattro mesi di età, vieta la vendita o la consegna di cuccioli non sterilizzati e stabilisce una serie di obblighi per gli allevatori.
    Nella sua decisione Dino ha sottolineato che l'alterazione coatta, indiscriminata ed artificiale della morfologia di cani e gatti, senza tener conto delle loro specifiche caratteristiche, viola la dignità di questi animali, poiché può comprometterne non solo l'integrità fisica, ma anche l'esistenza stessa delle razze.
    Secondo il giudice della Corte suprema brasiliana studi scientifici dimostrano che la castrazione precoce, diffusa e indiscriminata di cani e gatti, senza considerare le loro caratteristiche individuali, aumenta notevolmente i rischi di malformazioni, oltre a favorire malattie che danneggiano la specie e ne compromettono le future generazioni. (ANSA).
   

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