America Latina

Gonzalez, 'ricattato, per lasciare Caracas firmai un documento'

'Se non lo avessi fatto mi avrebbero arrestato'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 18 SET - Il candidato alla presidenza dell'opposizione venezuelana, Edmundo Gonzalez, ha ammesso di aver firmato un documento sottopostogli dal governo di Nicolas Maduro poter lasciare il Venezuela ed andare in esilio in Spagna precisando di averlo fatto sotto ricatto, perché altrimenti sarebbe finito agli arresti e non sarebbe stato in grado proseguire la sua missione come "presidente eletto".
    Lo ha affermato in un video trasmesso sui suoi social dopo che il governo di Caracas aveva pubblicato un documento in cui González affermava di riconoscere la sentenza della Corte suprema che assegna la vittoria di Maduro alle presidenziali del 28 luglio. "Quello che dovrebbero divulgare sono i verbali elettorali", ha poi aggiunto González in riferimento alla documentazione mai esibita dal Consiglio nazionale elettorale a sostegno del risultato.
    Il leader della Piattaforma unitaria democratica ha quindi spiegato che con la diffusione del documento che ha sconcertato inizialmente gli oppositori "il regime vuole che tutti i venezuelani perdano la speranza".
    "O firmavo o ne pagavo le conseguenze, sono state ore molto tese, cariche di pressioni e ricatti", ha spiegato González ribadendo che "in quei momenti ritenevo che sarei potuto essere più utile in libertà che rinchiuso e incapace di adempiere ai compiti affidati dal popolo sovrano".
    Il leader oppositore rifugiatosi in Spagna dall'8 settembre e in attesa di ottenere l'asilo politico ha quindi ribadito che "la verità è contenuta nei documenti elettorali" e che lo chavismo "non riuscirà a mettere a tacere un Paese che ha già parlato attraverso le urne e che ha espresso una volontà di cambiamento". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it