America Latina

Cile, anche Boric alle corde per la crisi sulla sicurezza

L'opposizione desiste da un impeachment all'ultimo momento

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 01 OTT - "Ci sono tutte le condizioni giuridiche per avviare una richiesta di impeachment nei confronti del presidente ma preferiamo una volta di più puntare sul dialogo". Così il leader del partito conservatore cileno, Renovacion Nacional, il senatore Rodrigo Galilea, ha annunciato oggi che il suo partito avrebbe desistito dal presentare un'azione formale contro il presidente Gabriel Boric.
    L'opposizione accusa il giovane capo di Stato progressista di essere responsabile della grave crisi di sicurezza che attraversa il Paese, dove la comparsa di gruppi criminali stranieri - tra i quali il venezuelano Tren de Aragua - ha portato a un'escalation della violenza senza precedenti nel Paese.
    "Il principale responsabile della situazione è il presidente e il governo fino ad oggi ha evidenziato una totale incapacità di risolvere il problema", ha aggiunto Galilea, che a nome del partito ha deciso ad ogni modo di "dare una possibilità (a Boric) per fare i cambiamenti necessari".
    Chi non si è salvata tuttavia dall'avvio di un procedimento formale di impeachment - in Cile 'acusación constitucional' -, è la ministra dell'Interno, Carolina Tohá, accusata dall'opposizione di aver "gravemente violato la Costituzione e le leggi avendole lasciate inapplicate, non avendo adottato misure più efficaci per proteggere la popolazione dalla criminalità, dal traffico di droga e dalla criminalità organizzata". (ANSA).
   

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