(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 13 OTT - "Nonostante la tragedia,
la comunità resta viva". Con queste parole il parroco della
chiesa di Sant'Antonio di Padova a Iquique in Cile, Frate
Fernando Candia Hernández, aveva convocato i fedeli a
partecipare alla prima messa domenicale a 48 ore dalla completa
distruzione del complesso che ospitava la parrocchia e l'antico
convento di San Francesco.
La chiesa e il convento - uno degli edifici cattolici più
antichi del Cile risalente al XVII secolo e Monumento Storico
Nazionale dal 1994 - sono stati avvolti dalle fiamme lo scorso
venerdì. Sono bastati pochi minuti perché la struttura in legno
venisse ridotta in cenere.
La chiesa era chiusa da alcuni giorni dopo che, a causa di un
temporale, era rimasta parzialmente allagata. Secondo una prima
ricostruzione sarebbero stati proprio i danni causati dalle
piogge ad aver colpito anche l'impianto elettrico generando in
seguito un corto circuito. Poche ore prima del rogo, infatti, un
altro principio di incendio era stato sedato nei pressi
dell'altare centrale della chiesa prima che potesse allargarsi
ad altri ambienti. Le indagini in corso faranno luce su una
tragedia che per fortuna non ha causato vittime. (ANSA).
Cile, prima messa dopo l'incendio della chiesa di Sant'Antonio
Parrocchia e convento di San Francesco distrutti da un rogo