America Latina

Boric critica la destituzione dei giudici della Corte suprema

La scelta del Senato cileno ha effetti dannosi per la democrazia

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 17 OTT - Per il presidente del Cile Gabriel Boric la decisione del Senato di destituire i due giudici della Corte suprema Sergio Muñoz - coinvolto in un presunto scandalo per traffico di influenze - e Ángela Vivanco ha "effetti dannosi per la democrazia".
    "Come capo dello Stato devo mettere in guardia sulle conseguenze dell'abuso che può essere fatto delle istituzioni", ha affermato. "L'utilizzo delle accuse costituzionali contro un giudice come mezzo indiretto per perseguire le sue sentenze passate o per il modo di intendere la legge da parte di alcuni di loro, costituisce un precedente molto pericoloso", ha aggiunto, stigmatizzando la scelta della camera alta cilena di "procedere con un'accusa costituzionale contro due giudici della Corte suprema per fatti totalmente diversi in un unico voto". La magistratura, ha aggiunto "deve essere esente da qualsiasi tipo di influenza esterna, politica o economica che possa incidere sull'indipendenza delle decisioni di ciascun giudice, che deve svolgere la sua opera senza timore di vendette da parte delle parti in causa".
    In ultimo, Boric ha sottolineato la necessità di portare avanti la riforma del sistema di nomina dei giudici promossa dal governo per favorire la meritocrazia, evitare storture e contrastare la sfiducia dei cittadini. La proposta era stata annunciata dopo l'avvio dell'inchiesta contro diversi membri dell'Alta corte sospettati di traffico di influenze in complicità con il noto avvocato Luis Hermosilla. (ANSA).
   

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