America Latina

Il Congresso del Cile rimuove un giudice della Corte suprema

Prima volta in 31 anni. Muñoz è stato accusato di corruzione

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 17 OTT - Il Congresso cileno ha destituito il giudice della Corte suprema, Sergio Muñoz, al termine di un processo politico per corruzione promosso dalla destra all'opposizione. Il togato è stato anche interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. È la prima volta in 31 anni che il parlamento rimuove un giudice del massimo tribunale.
    Muñoz è inoltre stato accusato di non aver adempiuto al suo dovere, avendo coperto un viaggio di sua figlia in Italia, anche lei giudice, quando si credeva che quest'ultima stesse svolgendo le sue funzioni in Cile. La prima denuncia è stata approvata con 27 voti favorevoli e 21 contrari, mentre la seconda con 25 voti favorevoli e 23 contrari.
    Muñoz non è l'unico magistrato entrato nell'occhio del ciclone in Cile negli ultimi mesi: la scorsa settimana, la stessa Corte suprema ha rimosso all'unanimità dal suo incarico la giudice Ángela Vivanco, nel contesto delle inchieste sullo scandalo di corruzione e traffico di influenze conosciuto come caso 'Audio'.
    Ieri il presidente, Gabriel Boric, ha rivolto un nuovo appello ;;a lottare contro la corruzione nel Paese "da qualunque parte provenga". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it