America Latina

Caracas contro Lula, l'incidente una scusa per il veto al Brics

La procura venezuelana, 'ha mentito e andrebbe indagato'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 26 OTT - Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, accusa il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, di aver simulato l'incidente domestico di domenica, per evitare di partecipare al vertice dei Brics, in cui ha posto il veto contro l'ingresso di Caracas nel blocco, e sottrarsi "alle sue responsabilità di fronte al presidente Putin, agli altri leader e in particolare a Nicolas Maduro". In un documento pubblicato su Instagram, Saab afferma: Lula "è riapparso sorridente e illeso, mostrando di aver usato 'l'incidente' per mentire al Brasile, ai Brics e al mondo intero, un fatto per il quale andrebbe indagato".
    Nel messaggio di Saab si legge: "Fonti dirette e vicine dal Brasile mi informano che il presidente Lula da Silva ha manipolato un presunto incidente per usarlo come alibi per non partecipare al recente vertice dei Brics, e che questa versione non era altro che una bufala per mettere il veto contro" l'ingresso del Venezuela nel blocco, "sottraendosi alle sue responsabilità di fronte al presidente Putin, agli altri leader presenti e in particolare a Nicolas Maduro. Ciò che era stato ampiamente vociferato, purtroppo sembra essere corroborato da un video diffuso ieri, che mostra il Presidente Lula in buona salute, mentre usa i suoi poteri e agisce con totale cinismo".
    "Nel frattempo - prosegue il documento, letto anche sulla tv nazionale con l'interruzione della normale programmazione - la sinistra latinoamericana e i movimenti rivoluzionari del mondo sono molto preoccupati per l'indegna e vergognosa performance del suo governo al vertice" di Kazan, dove "ha posto il veto e attaccato vigliaccamente il Venezuela, seguendo in modo obbediente le istruzioni dei nemici storici dei nostri popoli".
    "Lula è riapparso sorridente e illeso, dimostrando di aver usato questo 'incidente' per mentire al Brasile, ai Brics e al mondo intero, un fatto per il quale dovrebbe essere indagato", si conclude nella nota su Instagram accompagnata da un video di ieri, del presidente brasiliano mentre partecipa ad un evento a Brasilia. (ANSA).
   

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