America Latina

Nuovo no a Petrobras sulle trivellazioni in Amazzonia

Ibama nega l'autorizzazione ambientale alla compagnia statale

Redazione Ansa

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 30 OTT - I tecnici dell'Istituto brasiliano dell'Ambiente e delle risorse naturali rinnovabili (Ibama) hanno confermano la loro contrarietà al rilascio della licenza ambientale per consentire alla compagnia energetica statale Petrobras le trivellazioni esplorative dei bacini petroliferi alla foce del Rio delle Amazzoni, nella regione conosciuta come margine equatoriale. I funzionari dell'Ibama hanno infatti evidenziato rischi ambientali troppo alti per poter concedere il disco verde. Prima della decisione finale - che sarà assunta e comunicata dal presidente Rodrigo Agostino - l'Ibama ha dato la possibilità a Petrobras di presentare "chiarimenti" rispetto alle criticità.
    A maggio del 2023 Ibama aveva negato per la prima volta la richiesta di Petrobras poiché "oltre a rischiare di incidere sulle attività di comunità indigene", non offriva "garanzie per la sopravvivenza e la sicurezza della fauna locale". In seguito Petrobras aveva presentato la nuova richiesta arricchita di ulteriori garanzie. Tuttavia, nel parere rilasciato oggi gli analisti ambientali affermano che "la revisione dei piani ambientali" presentata da Petrobras non presenta una "alternativa praticabile" che riduca in modo soddisfacente la perdita di diversità in caso di incidente di fuoriuscita di petrolio. Questa condizione è considerata "particolarmente critica" vista "l'elevata sensibilità ambientale degli ecosistemi che verrebbero colpiti".
    Il progetto esplorativo è visto come cruciale da Petrobras.
    Uno studio interno mostra nei giacimenti a 170 km dalla costa dello stato di Amapá (a quasi 3mila km di profondità) una riserva potenziale di 5,6 miliardi di barili di petrolio. Una quantità capace di aumentare del 37% il totale delle riserve brasiliane, attualmente di 14,8 miliardi di barili. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it