(ANSA) - LA PAZ, 04 NOV - Si aggrava lo scontro istituzionale
in Bolivia dove i sostenitori dell'ex presidente Evo Morales
continuano a tenere sotto scacco l'economia del Paese con
blocchi stradali - attivi a oltranza da 22 giorni - che hanno
causato secondo il governo perdite per 1,9 miliardi di euro.
Nonostante gli appelli a costruire una tregua e avviare il
dialogo, il conflitto per il controllo del partito di governo
Movimento al Socialismo (Mas) tra Morales e il presidente in
carica Luis Arce non pare avvicinarsi a una soluzione.
Attualmente sono 16 i blocchi alla circolazione attivi, quasi
tutti intorno alla regione di Cochabamba. E proprio a partire
dalla roccaforte elettorale di Morales negli ultimi giorni
movimenti sociali a lui fedeli hanno innalzato il livello dello
scontro, utilizzando dinamite contro gli agenti di polizia
intervenuti per tentare di liberare le strade, e invadendo
caserme delle forze armate.
Il rischio nelle prossime ore è che lo scontro possa
trasferirsi dal Mas all'intera società, soprattutto a partire da
Santa Cruz, cuore economico boliviano dove sono più forti i
movimenti conservatori tradizionalmente opposizione al partito
di sinistra. Secondo il quotidiano El Deber a Santa Cruzla la
popolazione locale sarebbe pronta a organizzarsi per affrontare
i sostenitori di Morales nel tentativo di liberare le strade.
Una decisione che potrebbe avere effetti devastanti. (ANSA).
Bolivia nel caos dopo quasi un mese di blocchi stradali
Si innalza il livello lo scontro tra Luiz Arce ed Evo Morales