America Latina

L'Argentina allenta ancora le restrizioni al mercato dei cambi

Le aziende potranno acquistare divise per pagare debiti

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 08 NOV - In linea con le politiche del governo ultraliberale di Javier Milei la Banca centrale argentina (Bcra) ha compiuto oggi un nuovo passo avanti nello smantellamento del sistema di restrizioni al mercato dei cambi, il cosiddetto 'cepo'.
    Secondo quanto stabilisce una nuova normativa pubblicata oggi, le aziende potranno infatti accedere all'acquisto di divise per il pagamento di debiti in moneta straniera fino a 60 giorni prima della scadenza del debito e non più solo 5 giorni prima.
    Per non generare scossoni nel mercato la norma consente ad ogni modo l'acquisto giornaliero di solo il 10% del totale del debito obbligando le aziende a programmare con anticipo l'acquisto di divise.
    Secondo dati privati le aziede argentine hanno emesso obbligazioni per circa 4 miliardi di dollari negli ultimi mesi approfittando dell'interesse degli investitori sul mercato locale. La restrizione alla compravendita di dollari sia da parte di privati che delle aziende è stata instaurata nel 2019 sotto il governo di Mauricio Macri per limitare la fuga di capitali e contenere il drenaggio delle riserve dopo la caduta in default del maxi credito da 45 miliardi concesso nel 2017 dal Fondo monetario internazionale.
    La presenza del 'cepo' promuove inoltre la permanenza anche di un mercato nero della divisa statunitense noto come "dollaro blu" il cui valore è attualmente 10% superiore a quello legale.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it